«Arrostire almeno un quarto di bue al giorno pro-capite, e circa cinquanta pollici di salsiccia, è un diritto sancito dalla Costituzione americana»: così la potentissima National Barbecue Association, che rappresenta milioni di famiglie, ha fatto sapere di essere dalla parte del presidente Trump e contro le catastrofiche previsioni degli scienziati, che individuano nell’alto consumo di carne e negli allevamenti intensivi una delle cause principali dell’effetto serra.
La fusione La National Barbecue Association è influente almeno quanto la National Rifle Association. Voci autorevoli danno per imminente la fusione tra le due organizzazioni, che esprimono l’essenza profonda dello spirito americano: nascerebbe la Rifle&Barbecue Association, il cui regolamento prevede di sparare alle mucche, alle pecore, ai maiali e alle galline prima di mangiarli, facendo irruzione negli allevamenti o nei macelli industriali; nel caso che questo non sia possibile, almeno sparare alle bistecche prima di metterle a sfrigolare sulla carbonella.
Nuovo modello In appoggio alle politiche di forte incremento dei consumi varate da Trump, sta per uscire sul mercato un barbecue turbodiesel, con quattro ruote motrici, in grado di cuocere sul radiatore fino a cento chili di carne mentre si raggiunge la casa dei parenti in un altro Stato. Il veicolo è bi-fuel (gasolio e carbonella) ed è in grado di diffondere nell’atmosfera non solo polveri sottili e ossido di carbonio, ma anche i derivati della maionese (untuolo e macchiolo) e una forte quantità di cipolla allo stato gassoso. Il senatore repubblicano John Booby, responsabile delle politiche ambientali per l’amministrazione Trump, ha dichiarato “non impossibile” il raggiungimento degli obiettivi sul clima: oscurare entro il 2030, con una enorme nube di colesterolo, il territorio degli Stati Uniti per proteggerlo dal clima ostile.
Il nipote Jo McCarthy è il nipote di quel senatore Joseph McCarthy che salvò l’America dal comunismo facendo cacciare da Hollywood un paio di sceneggiatori ebrei e facendo assumere al loro posto suo cognato, un benzinaio dell’Oregon che non sapeva scrivere ma era considerato molto spiritoso dai clienti. Oggi Jo intende seguire le tracce del nonno. Propone di considerare l’aumento della temperatura terrestre e i suoi effetti, come lo scioglimento delle calotte polari, attività antiamericane. È dunque alle porte un nuovo maccartismo, con climatologhi chiamati a rendere conto a una speciale commissione di inchiesta delle loro lugubri previsioni, contrarie ai principi di crescita, letizia e serenità del popolo americano.
Altre voci La più rilevante è quella della potentissima lobby degli obesi, che conta su ben ventidue rappresentanti in Senato e punta a una riforma di legge che porti a 1,5 il valore del voto dei senatori superiori al quintale. Ma con Trump e contro gli ambientalisti si sono schierati anche la Chiesa dell’Ottavo giorno, la cui rilettura della Genesi suggerisce l’esistenza, in origine, di un ottavo giorno della settimana da dedicare allo shopping; la lobby delle creme anti-ustioni, da sempre molto vicina alla Barbecue Association; il Sindacato dei Maiali Patriottici, suini con il Dna modificato che non vedono l’ora di immolarsi per la gloria della nazione; i produttori di ketchup del Wisconsin, grati a Trump da quando ha messo un dazio di dieci dollari a tubetto sul ketchup cinese, con l’obbligo di munirlo di detonatore e equipararlo ai fuochi d’artificio; l’Ordine dei Dentisti, che in caso di minore consumo di bistecche con l’osso vedrebbero dimezzato il loro volume d’affari.
Nel mondo L’America di Trump non è sola. Solidarietà al popolo del barbecue viene espressa dal Comitato organizzatore dell’Oktoberfest, presieduto da quel Karl Wurstel, discendente dell’omonima dinastia, che sposando Wanda Kraut ha unificato i due imperi dell’alimentazione.«Con il popolo americano» anche i leghisti trentini, che invitano Sarah Palin a una battuta di caccia all’orso con segugi italiani e portatori negri. Febbrile l’attività social di Matteo Salvini, che in un selfie si inquadra il ventre prominente con la scritta a pennarello “italiano vero”, e sprona i connazionali a imitarlo. I grillini, stimolati dagli alleati, si starebbero convincendo a inserire nel reddito di cittadinanza anche tre etti di porchetta.