Politica
20 dicembre, 2018

La truffa dei bitcoin che sfrutta Luigi Di Maio e punta agli elettori M5S

Un falso sito di news si pubblicizza su Facebook tra coloro che seguono il vicepremier grillino. E propone una storia inventata sostenendo che il ministro Cinque Stelle si sia arricchito con le criptovalute. Chi ci casca rischia di pagare caro

«Luigi Di Maio ha guadagnato 2,3 milioni di euro e secondo lui chiunque può fare lo stesso». È questo il titolo che si può trovare su un sito truffaldino, ma con una grafica che riprende quella di siti di notizie più noti, e che rischia di trarre in inganno i sostenitori del ministro e vicepremier del Movimento 5 Stelle.

Una truffa a tutti gli effetti, in cui Luigi Di Maio è usato come specchietto per attrarre gli utenti meno esperti, e che rischia di costare centinaia di euro a chi dovesse fidarsi delle parole che a lui sono attribuite. Ma che sono del tutto inventate.
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Attraverso alcune pubblicità su Facebook, un finto sito di notizie propone il seguente messaggio: “Strabiliante modo che ha aiutato Luigi a riprendersi dalla bancarotta”, con tanto di faccia sorridente di Di Maio. E poi: “Luigi ispira tutti dopo aver rivelato questa opportunità allo show televisivo”. Cliccando su questo annuncio, camuffato appunto da notizia e mirato proprio ai fan del vicepremier che potrebbero confonderlo così con uno dei post veri del Movimento, si atterra su una pagina che riproduce quella di un noto sito di notizie (L'Espresso non riporterà il link per evitare di alimentare questa truffa).
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Ad accogliere il visitatore si trova un articolo con titolo a caratteri cubitali che recita: “Luigi Di Maio ha guadagnato 2,3 milioni di euro dopo il fallimento. Secondo lui, chiunque può fare lo stesso. L’opportunità di investimento da casa spiegata a Unomattina”. Di seguito un lungo articolo con numerosi errori grammaticali in cui si sostiene che Di Maio abbia svelato alla trasmissione Uno Mattina come usare una piattaforma di trading di criptovalute (di cui non riportiamo il nome per evitare di farle pubblicità), arricchendosi a dismisura.

In realtà basta cercare un po' nei siti specializzati per scoprire che questa applicazione non moltiplica affatto i soldi di chi investe, ma anzi rischia di farli sparire del tutto tra commissioni e volatilità del mercato dei bitcoin.

In passato la stessa app aveva sfruttato, chiaramente senza autorizzazione, anche l'immagine del presidente della Juve Andrea Agnelli e dall'estero arrivano simili notizie sull'utilizzo di star del rugby o ex stelle del calcio come Ivan Zamorano. Ora dai vip del mondo delo sport è passata a quelli della politica. Attenzione a non cascarci.

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