Mondo
5 luglio, 2025Almeno 56 i palestinesi uccisi dall'alba nella Striscia. Tra i 9 nove deceduti mentre aspettavano gli aiuti umanitari, c'erano 3 bambini
"Quanto sta facendo Israele a Gaza e in Cisgiordania ha solo un nome ed è genocidio". Non usa giri di parole il premier spagnolo, Pedro Sánchez, per descrivere quella che è l'azione del governo Netanyahu in Medio Oriente contro la popolazione palestinese. Durante il suo intervento al Comitato federale del Psoe, il segretario generale socialista ha assicurato che "il nostro partito è l'ultimo grande difensore di un progetto internazionale basato sulla legalità internazionale e sulla pace". Ed è "un punto di riferimento e faro di speranza per milioni di persone progressiste nel mondo, perché scommettiamo su pace", sul multilateralismo, "sul diritto internazionale", sugli aiuti allo sviluppo e per il compimento dell'agenda 2030. "E anche per la nostra denuncia di quanto sta facendo il primo ministro Netanyahu in Cisgiordania e a Gaza", ha ribadito il premier spagnolo.
L'intervento di Sánchez arriva mentre nella Striscia il bilancio si fa sempre più pesante: secondo fonti concordanti. almeno 56 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi, 5 luglio, di cui 9 mentre erano in attesa di aiuti umanitari. Tra loro anche 3 bambini. Secondo fonti mediche citate dall'agenzia stampa Wafa, nelle ultime 24 ore almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e altri 332 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza. Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dal 7 ottobre è salito a 57.338 morti, con ulteriori 135.957 feriti, tra cui la maggior parte sono donne e bambini.
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