Abbiamo pubblicato un quiz di 12 domande per mettere alla prova i lettori sul funzionamento del Rosatellum. Lo hanno fatto migliaia di persone. Risultato? Quasi metà delle risposte era sbagliato

Vero, il primo problema è convincere la gente ad andare a votare. Eppure, una volta al seggio, c'è il grosso rischio che molti non sappiamo come si vota. Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato su questo sito un quiz di 12 domande sul Rosatellum, la nuova legge elettorale, e sui suoi diversi aspetti: soglie di sbarramento, collegi, ripartizioni.

Il test è stato un successo e, ancora oggi, migliaia di persone ogni giorno si cimentano tra le diverse domande. Ma guardando ai risultati sorge più di una preoccupazione. Oltre la metà delle persone che hanno fatto il quiz ha infatti sbagliato quattro o più risposte, mostrando di non aver afferrato bene tutti i dettagli della nuova norma che, in effetti, è piuttosto complessa su vari aspetti. Di più: tra tutte le risposte date: quasi la metà era sbagliata.

Il trivial sviluppato dall'Espresso, anche se affrontato da decine di migliaia di utenti, non ha ovviamente valore statistico, ma ci fornisce comunque un'indicazione sul livello di preparazione degli elettori in attesa del 4 marzo. Ed è proprio con l'intento di dirimere tutti i dubbi possibili che condividiamo con voi le domande che hanno ottenuto più risposte errate.

Come sarà eletto il nuovo Parlamento?
Solo una persona su quattro ha risposto correttamente a questa domanda. Che, in effetti, era piuttosto complessa perché proponeva tra le risposte molte percentuali simili. La risposta corretta è questa: "Il 61% con il proporzionale, il 37% con il maggioritario, il 2 % con il voto degli italiani all'estero".

Una lista che fa parte di una coalizione ottiene lo 0,8 per cento dei voti. Come finiscono questi voti?
Meno di una persona su tre ha risposto correttamente. La maggior parte infatti non pensa che il proprio voto finisca disperso. Eppure questo prevede la legge elettorale.

Il quiz
Elezioni 4 marzo, sicuro di sapere come si vota? Prova a rispondere a queste 12 domande
1/3/2018
Una lista che fa parte di una coalizione ottiene il 2,5 per cento dei voti. Come finiscono questi voti?

Appena il 30 per cento dei lettori ha risposto correttamente, ovvero che i voti vengono redistribuiti tra le liste della stessa coalizione che hanno superato il 3 percento. Tanti hanno risposto che il voto finisce disperso (che invece era la risposta corretta alla domanda precedente), o che finiscono solo alla lista che ha preso più voti.

Un candidato si presenta solo all'uninominale. Che cosa succede se arriva secondo?
Quasi la metà di coloro che hanno fatto il sondaggio ha risposto in maniera errata. La risposta corretta è "Non viene eletto". Ma evidentemente la coesistenza di un listino uninominale e di uno plurinominale, oltre al fenomeno dei "paracadutati" nei collegi sicuri, ha creato confusione.

Una coalizione ottiene il 40 per cento. Ottiene un premio di maggioranza grazie al quale poi avrà la maggioranza assoluta dei seggi?
Appena la metà dei lettori hanno risposto correttamente ovvero che non c'è premio di maggioranza, ma il Rosatellum rende molto probabile che con il 40 per cento una coalizione ottenga la maggioranza assoluta dei seggi.

Riprova a fare il test

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