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Inchieste
maggio, 2018

Perquisizioni per Gabriele Volpi e Gianpiero Fiorani: sono indagati per autoriciclaggio

La guardia di finanza di Genova a caccia di documenti sugli affari occulti del furbetto del quartierino e del milionario ligure socio forte di Banca Carige, diventato ricco in Nigeria con le concessioni portuali. Al centro dell'inchiesta il denaro fatto rientrare in Italia dall'estero

Si stringe il cerchio intorno a Gabriele Volpi e Gianpiero Fiorani. Questa mattina, secondo quanto può ricostruire L'Espresso, sono scattate le perquisizioni nei confronti del milionario ligure, secondo azionista di Banca Carige, e del suo braccio destro Fiorani, ex dominus della Banca Popolare di Lodi protagonista nei primi anni 2000 dello scandalo dei “furbetti del quartierino”.

Volpi e Fiorani sono indagati dalla procura di Genova per autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni. Accuse sempre smentite dai rispettivi legali. Nelle scorse ore gli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza del capoluogo ligure hanno eseguito un mandato di perquisizione e sequestro nei confronti dei due uomini d'affari. Le operazioni si sono concentrate anche su alcuni collaboratori di Volpi, nessuno dei quali risulta indagato. Si tratta di Andrea Carollo, manager internazionale presente nei consigli d'amministrazione di molte società riconducibili all'imprenditore ligure; i commercialisti Giorgio Mirò e Stefano Chisoli, quest'ultimo presidente dello Spezia Calcio; Maurizio Felugo, numero uno della Pro Recco e consigliere indipendente della Lega B, l'organo che gestisce il campionato in cui milita lo Spezia.  

Volpi, 75 anni il prossimo giugno, è stata ribattezzato il bianco più ricco d'Africa. Ex impiegato dell'azienda farmaceutica Carlo Erba, quarant'anni fa è emigrato in Nigeria e partendo dal più popoloso Paese africano è riuscito a creare un gruppo della logistica con un fatturato stimato in due miliardi di dollari.  Oltre alla Intels, la società nigeriana che possiede le concessioni di diversi porti nel Continente, oggi Volpi è proprietario ufficialmente di parecchie altre attività in Italia: secondo azionista di Banca Carige, come detto, ma anche socio di Eataly e Moncler, oltre che promotore di una serie di progetti immobiliari milionari in Liguria.

L'italiano con cittadinanza nigeriana ha investito anche sullo sport. Attraverso un trust di diritto olandese controlla oggi l'accademia calcistica Abuja Football College, lo Spezia Calcio e la Pro Recco, la più titolata squadra di pallanuoto al mondo. Fino al dicembre dell'anno scorso era anche il proprietario del Rijeka, squadra che milita nella serie A croata ed è stata venduta per una cifra mai rivelata a Damir Miskovic, direttore esecutivo della Orlean Invest, la holding industriale di Volpi. Non solo. Come ha rivelato L'Espresso lo scorso gennaio, Volpi ha avuto anche altri interessi nel calcio: dal caso dell'ex attaccante della Roma Iturbe alla proprietà dell'Hellas Verona, passando per la compravendita di alcuni giovani calciatori africani.
Gianpiero Fiorani

Che c'entra Fiorani in tutto questo? Negli ultimi anni l'ex banchiere lodigiano, già condannato in Cassazione a tre anni e mezzo per falso in bilancio, è diventato il consulente più ascoltato da Volpi. Secondo i magistrati che stanno conducendo l'inchiesta, Fiorani avrebbe avuto un ruolo rilevante nella contestata operazione di autoriciclaggio architettata dal milionario ligure. Se a Genova Volpi risulta al momento indagato, a Como i pubblici ministeri per la stessa ipotesi hanno già chiesto il rinvio a giudizio. I magistrati lombardi sostengono che l'azionista di Banca Carige avrebbe fatto rientrare in Italia soldi frutto di reato. Tra questi, anche quelli derivanti dalla bancarotta fraudolenta della Medafrica, società italiana che negli anni '80 lasciò 50 miliardi di lire di debiti e circa 200 dipendenti senza lavoro. Un crack che costò invece a Volpi una condanna in sede di patteggiamento a tre anni, tutti condonati.

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