Il brianzolo si è accasato nei vari talk show. Pe ricoprire la figura dell'industriale furioso con la politica che "dice le cose come stanno"
Si è esibito, le prime volte, negli studi televisivi quattro anni fa e, da allora, li frequenta con assiduità: vi compare assai spesso, anzi ci si è quasi accasato.
Si chiama
Gian Luca Brambilla: alto, grassoccio, ?la camicia sbottonata, porta i capelli alla Mascagni, di moda nel primo Novecento. Imprenditore brianzolo e grande affabulatore, scodella per il pubblico dei talk show ?gli umori suoi e di tanti altri Brambilla, imprenditori brianzoli come lui.
Protesta per il costo del lavoro che incombe sulle tante piccole e medie imprese della Lombardia. Dice che Matteo Renzi è stato ?un bauscia, vota per i 5Stelle ?e confida in Matteo Salvini. S’indigna per i clandestini ?che vagano nelle città col telefonino in mano. Reclama ?il taglio di tutti i diritti acquisiti.
E strilla: «Allo Stato, di noi, non glie ne frega niente. Lo Stato, perdonatemi il francesismo, ?ci tiene per le palle». Piace: lo chiamano l’imprenditore che “dice le cose come stanno”. Molti, invece, osservano che pontifica e basta e si chiedono chi manda avanti la sua fabbrichetta quando s’assenta per andare in tv.