Le due vite di una villa a Porto Cervo. Che dopo il tramonto di Lele Mora e dei suoi party è diventata la dimora estiva di uno degli ex uomini più potenti della Fifa, passando per il Qatar. L'Espresso, insieme al consorzio investigativo EIC, può rivelare nuovi elementi su un'operazione immobiliare fra l'ex segretario generale della Federazione e il proprietario del Paris Saint-Germain, al centro di un'inchiesta della procura federale svizzera. Un servizio esclusivo che trovate in edicola da domenica 20 ottobre e già online su Espresso+.
Gli atleti soccombenti per il caldo durante la maratona notturna, a Doha. I mondiali di calcio del 2022. I diritti televisivi per quelle partite-evento. E una lussuosa villa a Porto Cervo, 13 camere con piscina sopra una delle più invidiate insenature della Costa Smeralda. Un filo lega questi luoghi. Passando dall'ex segretario generale della Fifa Jérôme Valcke a Nasser al-Khelaïfi, proprietario del Paris Saint-Germain e della catena televisiva beIN sports, uno degli uomini più influenti dell'emirato. Una serie di documenti esclusivi analizzati da L’Espresso con Mediapart, Der Spiegel, Tamedia, e le altre testate del consorzio investigativo europeo EIC, può rivelare ora nuovi elementi su una vicenda chiave per comprendere interessi e rapporti di potere nel calcio globale.
ESPRESSO+ L'ex segretario Fifa Valcke e la villa di Lele Mora
«La casa di Porto Cervo mi è stata confermata questa sera. Sono proprietario a Porto Cervo!!» scrive a un conoscente l'ex numero due della Federazione, Valcke, ai primi di settembre del 2013. È pronto a diventare il proprietario di una magione chiamata dai vicini “Villa Bianca”. Forse per via del colore preferito da Lela Mora: che aveva voluto che gli interni, come i suoi vestiti, fossero tutti immacolati. La villa in questione, ironia dei ritorni, è infatti la stessa dove Lele Mora trascorreva le sue estati fra tronisti e veline. L’ex re dei festini berlusconiani ne è stato anfitrione fino al 2008. Nel pieno del suo fallimento la proprietà venne comprata da un’immobiliare di Brescia a lui vicina. Nell'estate del 2013 Valcke è pronto a diventare il nuovo padrone di casa. In quei giorni dà istruzioni per l'acquisto a un istituto finanziario. Non servono prestiti, spiega, grazie «a un’entrata straordinaria di fondi che copre il costo dell’operazione, ovvero cinque milioni di euro».
Da chi arriva, quel sostegno straordinario? Documenti in possesso della procura federale svizzera mostrano come inizialmente fosse previsto il supporto arrivasse da Nasser al-Khelaïfi, il facoltoso businessman che sta trattando con la Fifa i diritti tv dei mondiali. A novembre l'operazione verrà interrotta. Il giorno prima di capodanno verrà acquistata per 5 milioni di euro da una società del Qatar.
Valcke l'affitterà attraverso una società offshore pochi mesi dopo, fino al 2015, quando verrà sospeso dalla carica. Nel 2017 l'intervento della procura federale svizzera e della Guardia di Finanza italiana porterà al sequestro della Villa Bianca. Valcke «contesta formalmente d’aver ricevuto un qualsiasi vantaggio. Il procedimento giudiziario è ancora in corso». La villa è ancora chiusa: i party esclusivi in Sardegna restano un ricordo. Tutti i dettagli sul numero del settimanale in edicola da 20 ottobre e già online su Espresso+.
LA REPLICA. «Il nostro cliente contesta fermamente d'aver commesso la minima infrazione», ha risposto il businessman qatariota alle domande di EIC, dopo la chiusura dell'articolo pubblicato sul settimanale: «E denuncia quella che ha i contorni di una strumentalizzazione mediatica continua. Nel merito, si limiterà a ripetere che non è ne è mai stato proprietario della villa».