Il grande scrittore e intellettuale parlava sull'Espresso dell'evasione fiscale come "piaga numero 1". Un breve intervento datato 21 dicembre 1980 ma che sembra scritto oggi

Quale il vizio, il difetto la remora da colpire principalmente negli italiani cominciando, come troppo tardi si comincia, a parlare di una “questione morale”?

Qualche anno fa, da pochi giorni in Italia, un diplomatico straniero mi chiese: “da dove si comincia in questo paese? Dalla scuola?”. Risposi: “dalle tasse”. E continuo a pensarla così.

Non avendo dello Stato un’idea mitica o mistica, considerandolo come un insieme di servizi al cui mantenimento i cittadini dovrebbero concorrere principalmente devolvendogli una parte considerevolmente proporzionata del loro reddito, ritengo che il sottrarsi a questo dovere implichi necessariamente una condizione di indifferenza o di rassegnazione o addirittura di avversione nei riguardi di quei servizi che si dovrebbero pretendere in cambio.

Insomma: si pretende di avere per quel che si paga. Quando non si paga, si ha soltanto quel tanto che non si paga: del denaro che non può diventare servizio, specie in un mondo e in un’epoca in cui i servizi non possono essere gestiti e assicurati che dall’organizzazione di vaste collettività.

Se si riuscirà a vincere negli italiani l’orgoglio di non pagare le tasse, e anzi a trasformare il sentimento di orgoglio in sentimento di vergogna – e ciò, purtroppo, non potrà avvenire che attraverso un fatto repressivo – credo che ciascuno e tutti cominceranno a pretendere di più dai servizi dello Stato: di più nella giustizia, di più nella scuola, di più nella sicurezza pubblica… far pagare le tasse a tutti gli italiani che le debbono: è forse l’utopia più grande che possa darsi in questo paese.

Ma bisogna pur provare a realizzarla. Perciò mi piace Reviglio. Quando lo vedo seduto al banco del governo, con lo sguardo un po’ sperso e senza quell’aria di sicurezza che hanno altri ministri, mi sento un po’ confortato. Farà magari qualche errore, ma crede in questa grande utopia. Speriamo che lo lascino lavorare.

Si ringraziano per la segnalazione su Twitter Cecile Landman (@cileland)  e Leonard Sciascia ( @leonardsciascia)