L'Espresso pubblica in esclusiva lo scatto che mostra il capo della segreteria del ministro, Andrea Paganella, parlare con Savoini al convegno di Confindustria Russia. Il giorno prima della trattativa del Metropol svelata da noi e dagli audio

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"Savoini? Non l'ho invitato, non so cosa facesse a Mosca". È quanto ha dichiarato il ministro degli Interni Matteo Salvini, in merito alla presenza del suo ex portavoce, Gianluca Savoini, il 17 e il 18 ottobre del 2018 a Mosca, quando si è svolta la trattativa per finanziare la Lega con soldi russi, come svelato da L'Espresso lo scorso febbraio e confermato negli scorsi giorni dall'audio pubblicato dal sito americano Buzzfeed.

Pubblichiamo qui una foto che mette in dubbio la versione di Salvini.

Editoriale
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12/7/2019
In quei giorni, come avevamo già scritto, noi eravamo a Mosca per cercare riscontri sulla trattativa di cui avevamo avuto notizia da fonti autorevoli. Il 17 ottobre eravamo al Lotte Hotel, dove Salvini ha tenuto una conferenza ufficiale organizzata da Confindustria Russia. Il giorno precedente la famosa trattativa del Metropol svelata dlal'Espresso e confermata dagli audio pubblicati da BuzzFeed.

Nella foto che pubblichiamo, scattata da noi quel giorno all'interno del Lotte Hotel, nella sala dove si è svolta la conferenza stampa, si vedono tre persone a colloquio. Oltre a Savoini, ci sono due uomini dello staff del ministro. Uno è Andrea Paganella, capo della segreteria del Viminale, uno dei più stretti collaboratori di Salvini. L'altro, girato di spalle, è Claudio D'Amico, anche lui leghista, socio d'affari di Savoini nell'impresa russa Orion, nominato il 29 agosto 2018, quindi due mesi prima della foto, “consigliere strategico per le attività di rilievo internazionale” di Salvini.

Savoini, che il giorno dopo ritroveremo all'Hotel Metropol a trattare il finanziamento multimilionario per la Lega, il 17 ottobre stava dunque parlando con due strettissimi collaboratori di Salvini.
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Possibile che non gli abbiano chiesto che cosa ci faceva a Mosca? E possibile che il ministro non sia stato informato?