Lo staff del premier ha sondato la possibilità di un incontro con il movimento. Sul sito dell'Espresso, ogni giorno una puntata de "Il Paese delle Sardine": diario di viaggio con in anteprima notizie, eventi, storie e retroscena
A Bologna è riunito il quartier generale delle sardine. Lavorano in vista del 19 gennaio,
il giorno del primo grande evento a cui parteciperanno artisti, attori e il mondo del sociale. Ma da qualche giorno il movimento è impegnato in una discussione interna: incontrare o non incontrare il presidente del consiglio Giuseppe Conte, questo è il problema.
Nei giorni scorsi è arrivato un primo tentativo di approccio, lo staff del premier ha chiamato quello delle Sardine e ha provato a sondare la possibilità di un incontro diretto: «Vi farebbe piacere sedervi intorno a un tavolo con Conte?».
Nessuna spiegazione, né tantomeno lo scopo dell'eventuale incontro. Lo staff del Presidente ha quindi sondato il terreno, poi non ci sono stati altri segnali. Nel frattempo nella chat Whatsapp del movimento, dove c'è il direttivo nazionale, è iniziato il confronto interno, arrivando alla conclusione ritenuta più saggia: incontrare Conte sì, ma dopo il 26 gennaio. Giorno in cui la campagna elettorale in Emilia-Romagna sarà chiusa e quindi si potranno gettare le basi per un programma concreto.
L’obiettivo delle Sardine sarebbe quello di chiedere al Presidente del Consiglio l'abolizione dei decreti sicurezza Salvini, la regolamentazione dei social e una seria riforma delle politiche giovanili. Un’agenda delle Sardine per cominciare il dopo voto dell’Emilia Romagna, verso la scena politica nazionale.