Analisi
Matteo Salvini ha un disperato bisogno di Luca Morisi
Il leader leghista ha aperto alla possibilità del ritorno al suo fianco dell’ex capo della Bestia, finito al centro dello scandalo su festini e droga. Da quando non lavora più per lui, i numeri social del “Capitano” sono in crollo
Come un buon padre di fronte al figliol prodigo, Matteo Salvini ha aperto su La7 alla possibilità che presto Luca Morisi possa tornare a lavorare con lui. «Se vuole può tornare a lavorare con me anche subito. Io non amo quelli che abbandonano gli amici o i colleghi nel momento della difficoltà – ha spiegato il leader della Lega nel salotto di Massimo Giletti – Anzi è nella difficoltà che emergono non i politici, ma le persone. Morisi è una bravissima persona massacrata per un mese sul nulla per attaccare me».
In realtà le cose non stanno proprio così. Luca Morisi, ideatore della macchina di propaganda sui social di Matteo Salvini chiamata “la Bestia”, è finito alcuni mesi fa al centro di uno scandalo a base di festini, escort e droga. La sua posizione tuttavia dovrebbe essere archiviata nel giro di poche settimane. Un buon assist per la destra per parlare ancora una volta di “complotto giudiziario e della sinistra”, nonostante Morisi si sia dimesso solo da incarichi interni al partito e quindi, casomai, il complotto Salvini dovrebbe andarlo a cercare tra le sue fila.
Secondo alcuni rumor raccolti dal Fatto Quotidiano, Morisi nei prossimi giorni potrebbe riprendere un ruolo ufficiale nella Lega come consigliere della comunicazione. Una posizione da cui potrebbe gestire le prossime campagne elettorali e dare una mano a Salvini i cui numeri sui social sono in crollo verticale da quando l’ideatore della Bestia non è più al suo fianco.
Da agosto a oggi, cioè nel periodo in cui Morisi non ha più lavorato per Salvini, il leghista ha perso la sua storica leadership tra i politici più “forti” su Facebook, scivolando dietro Giorgia Meloni e Gianluigi Paragone, galvanizzati la prima dall’opposizione al governo e il secondo da una pressante campagna anti vaccini e Green pass. In questo lasso di tempo Salvini ha totalizzato 13 milioni di interazioni contro i 16 milioni di Meloni e i 23 milioni di Paragone, riducendo anche il numero dei suoi interventi: appena 7 al giorno.
Per avere un dato di confronto, nei primi sei mesi del 2021, quando Morisi era ancora sulla cresta dell’onda, la pagina di Salvini era largamente in testa alla classifica Facebook delle interazioni: 56 milioni contro le 33 di Giorgia Meloni e i 17 di Giuseppe Conte. Anche la Lega, del cui profilo si occupava il team di Morisi, volava con 12 milioni di interazioni (crollati a 4 milioni). Il confronto con gli ultimi cinque mesi del 2020 è ancora più impressionante: Matteo Salvini aveva accumulato quasi 70 milioni di interazioni, cioè il quadruplo dello stesso periodo del 2021, totalizzando da solo più della somma dei successivi tre politici in classifica, ovvero Giorgia Meloni, Giuseppe Conte e Gianluigi Paragone.
Difficile dire se basterà il ritorno di Morisi a far riprendere quota al Capitano. Inizia però a essere più chiaro chi tra Morisi e Salvini abbia bisogno dell’aiuto dell’altro.