«Io non ce l’ho con te, ma con quello che sta vicino a te e non ti butta di sotto», pare disse Petrolini dal palco rivolgendosi a uno spettatore rumoroso nel loggione. Ecco, lo stesso si potrebbe dire di Federico Lauri, un amabile signore dall’eloquio genuino, che da abile parrucchiere è diventato per motivi misteriosi una star glitterata da piccolo schermo.
Impossibile avercela con lui, i suoi anelli, la sua vita damascata, il suo volto creativo. Piuttosto viene spontaneo interrogarsi sui bizzarri motivi per i quali la televisione ha deciso di eleggerlo a celebrità, elevandolo da onesto manovale del colpo di sole dei vip a intrattenitore ambito. Nato e cresciuto in quel di Anzio, l’arte delle forbici stretta tra le dita, Federico diventa Fashion Style e dopo le comparsate al Castello delle Cerimonie debutta con una sorta di reality tutto suo. Un programma in puro stile Real Time che unisce con sapienza casi umani a simil vip dove viene messa in scena una specie di Vite al limite della ricrescita.
Visto il successo, le nuove stagioni si susseguono e mentre Federico impara a indossare più oro di quanto un normale fisico riuscirebbe a sopportare, si esercita ad affinare la sua pratica maieutica. Così le donne con l’asciugamano sul collo si ritrovano davanti allo specchio confessionale per tirar fuori passioni e sentimenti davanti al nuovo eletto.
Molta lampada, molto Dubai, i follower crescono come le extension, viene fatto uscire dal suo salone, mandato ospite opinionista in salotti variegati in compagnia della madre («Ecco Federico con la mamma Fashion style»), firma un uovo di Pasqua (Fashion Easter), un profumo (Fanàtico) scrive un libro (“Il salone delle meraviglie. La mia storia, i tuoi capelli, la mia passione”), apre saloni con relativi party smisurati riportati fedelmente dalle cronache locali e soprattutto incide un singolo dall’evocativo titolo “Io sono pazzesco” di cui si ricorda il mirabile verso “Il sole è puntato su me la pelle trasuda Chanel”.
Oggi è protagonista (su Real Time in autunno e già su Dplus) di “Beauty Bus”, o altrimenti detto “bbiudi bass”, una specie di Cenerentola itinerante in cui Federico viene accolto da applausi scroscianti nelle piazze, altro che fata Smemorina, sceglie la fortunata a cui spalmare la crema con «Le cellule staminali della mela», le allunga i capelli e la rende capace, tra una confessione intima e l’altra di sostenere ciglia finte di un certo peso. Intanto persino “Ballando con le stelle”, uno dei pochi programmi che ancora fa casting con persone famose sul serio, sta pensando di reclutarlo. Il mistero si infittisce, il loggione mormora e Petrolini non c’è più. Mai una buona notizia.