Eliminati dai Mondiali in Qatar? Il riscatto è vicino. Una squadra italiana potrebbe vincere gli Europei di calcio che si terranno a Nizza dal 3 al 12 giugno. Il torneo è organizzato dalla Conifa, l’organizzazione mondiale di 63 nazioni che non sono tali, perché non riconosciute né dall’Onu (193 membri) né dalla Fifa (209 membri).
Fra le dodici partecipanti che si affronteranno nella città natale di Giuseppe Garibaldi, malauguratamente ceduta ai cugini di oltralpe, ben cinque sono localizzate nel condominio geopolitico presieduto da Sergio Mattarella. Si tratta della Padania, già campione europea nel 2015 e 2017, delle Due Sicilie, ma senza regno, della Sardegna, dell’Elba e della Sicilia senza il continente. Le ultime due sono state ripescate all’ultimo momento al posto di Ossezia del Sud e Abkhasia, due enclavi filorusse in territorio georgiano alle quali sono stati negati i visti. Sarà regolarmente in campo l’Artsakh, più nota come Nagorno Karabakh, l’enclave armena in Azerbaijan dove ci sono state due guerre (1992 e 2020). Il conflitto più recente ha visto la vittoria dell’esercito azero con il sostegno della Turchia fino alla pace mediata dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov su ordine di Vladimir Putin.
Nell’universo parallelo della Conifa spesso il calcio evoca miti suggeriti dalla storia oppure brevettati da poco come quello della Padania, squadra a lungo finanziata dalla Lega e presieduta fra il 2007 e il 2012 da Renzo Bossi detto il Trota, il giovane rampollo del senatore Umberto. Le vittorie sono state ottenute grazie alla presenza di ex calciatori di livello, come il bomber di Inter e Milan Maurizio Ganz, l’ex Piacenza Gianpiero Piovani ed Enoch Barwuah, fratello di Mario Balotelli convocato più che altro per fugare dubbi di razzismo.
Una recente selezione della Nazionale Padana
Ma la Conifa è soprattutto un raccoglitore di aspirazioni nazionali collegate a conflitti e separatismi. Ai Mondiali del 2014 i prodi padani maramaldeggiarono per 20-0 contro il Darfour, selezione della provincia sudanese vittima di una guerra civile genocida. Gli Europei del 2017 sono stati vinti ai rigori dalla rappresentativa del Po contro i padroni di casa di Cipro Nord, la zona dell’isola mediterranea occupata dai turchi dall’invasione del 1974. Altri nomi che evocano violenze sono Somaliland, Rohingja, Kurdistan, Kashmir, Sahara occidentale, Tamil Eelam. Per chi ama l’appartenenza etnica sono da segnalare la squadra dei Coreani Uniti del Giappone, quella del popolo Romanì, degli indios Mapuche, dei Sapmi della Lapponia. Fra gli associati c’è la nazionale più misteriosa di sempre, quella di Rapa Nui (isola di Pasqua).
Tanto interesse ma pochi soldi. Dopo nove anni di attività la Conifa, presieduta dall’ex arbitro e allevatore di renne di origine lappone Per-Anders Blind, vivacchia. La passione resta ma i tornei della federazione sono finanziati alla bell’e meglio. Lo spettacolo è da calcio amatoriale. Chi sa che i russi non vengano in soccorso.