Paolo Barelli senza poltrona: la Federazione internazionale sospende il deputato di Forza Italia dalla carica di presidente della Federnuoto

Il gran capo del nuoto nazionale, candidato alle prossime elezioni, dovrà lasciare l’incarico fino a quando non si saranno concluse l’indagine penale a suo carico in Svizzera. Ora il Coni potrebbe decidere il commissariamento della Fin

Paolo Barelli è stato sospeso a tempo indeterminato dalla carica di presidente della Federazione italiana di nuoto. Barelli, uno degli uomini più potenti dello sport nazionale, da più di vent‘anni a capo della Fin, nonché parlamentare uscente di Forza Italia e ricandidato alle prossime elezioni, dovrà rinunciare a suoi incarichi sportivi fino a quando non saranno chiarite le vicende giudiziarie in cui è attualmente coinvolto. Come L’Espresso ha raccontato nei mesi scorsi, il deputato romano capogruppo alla Camera degli azzurri, fedelissimo di Antonio Tajani, è sotto inchiesta in Svizzera per una serie di presunte malversazioni nella gestione della Len, la Federazione europea di nuoto di cui Barelli è stato presidente fino a febbraio scorso.

 

La risoluzione del panel etico della Fina vieta al dirigente italiano di partecipare a tutte le attività a livello internazionale e nazionale fino a quando l’indagine della federazione internazionale non sarà stata completata.

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A questo punto il Coni di Giovanni Malagò, da sempre in rapporti non proprio idilliaci con Barelli potrebbe decidere di commissariare la Fin. Oltre alle indagini svizzere, in corso ormai da più di un anno, con interrogatori e perquisizioni, sulla decisione della Fina avrebbe influito anche la recente decisione della Corte dei Conti, che ha condannato in appello il presidente Fin al pagamento di 495 mila euro per rimborsare il danno causato alle casse pubbliche. In pratica, il ministero dell’Economia ha pagato per due volte gli stessi lavori di ristrutturazione della piscina del Foro Italico, concessa in uso alla Federnuoto.

Le recenti vittorie dei nuotatori italiani ai campionati mondiali e a quelli europei a Roma, con vetrina televisiva garantita al presidente Fin, hanno rilanciato le ambizioni di Barelli che punta a un incarico di governo in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni. Ora, però, a indagare su di lui non ci sono solo i magistrati svizzeri, ma anche la federazione internazionale di nuoto, che potrebbe alla fine togliergli la poltrona per lui più importante, quella di gran capo del nuoto nazionale.

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