Il provvedimento del Gip su Turetta. Il ministro della difesa tedesco a Kiev. Raid su un altro ospedale di Gaza. Naufragio a Lampedusa. I fatti da conoscere

Raid su un ospedale di Gaza. Israele: agito nel rispetto del diritto internazionale 
Il consigliere per la Politica estera del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, ha affermato ieri sera che le operazioni contro l'ospedale Indonesiano nel nord della Striscia di Gaza sono state proporzionate e «nel completo rispetto del diritto internazionale. Rispettiamo completamente il diritto internazionale, con proporzionalità e distinzione: c'è una chiara necessità militare di distruggere Hamas ed è esattamente quello che stiamo facendo», ha detto Falk ad Alex Marquardt della Cnn. «Nel corso della distruzione di Hamas, che è ciò che le Forze di difesa israeliane stanno facendo in questo momento, stiamo facendo una chiara distinzione tra civili e terroristi», ha sottolineato il consigliere di Netanyahu. Alla domanda se le azioni militari di Israele a Gaza mostrino una mancanza di preoccupazione per i civili, Falk ha affermato che «non esiste esercito sulla Terra che sia più morale» delle Forze di difesa israeliane (Idf). Dodici persone tra pazienti e personale medico sono morte dopo che il fuoco di un carro armato israeliano ha colpito ieri l'ospedale Indonesiano, secondo le autorità sanitarie dell'enclave palestinese gestita da Hamas. 

 

L’Italia in piazza per Giulia Cecchettin. Scuola e atenei mobilitati 
Sit-in, flash mob, cortei, silenzio, licei occupati. L'Italia si mobilita nel nome di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dal suo ex ragazzo. Le iniziative precedono le grandi manifestazioni in programma per sabato prossimo, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall'Onu. L'uccisione di Giulia ha colpito profondamente gli italiani e ovunque si segnalano eventi per ricordarla e per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Scuole ed università sono in prima linea. Il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha promosso per oggi alle 11 un minuto di silenzio in tutti gli istituti per le donne vittime di violenze. Mentre mercoledì presenterà le Linee guida del progetto contro la violenza di genere. Ma agli studenti della Capitale non basta. «Domani (cioè oggi n.d.r.) faremo rumore nelle scuole di tutta Italia. Bruciate tutto», si legge nel post di 'Roma scuole in lotta'. Il movimento Osa promuove per domani "una giornata di rabbia" nelle scuole e nelle università. Sempre a Roma occupato il liceo Machiavelli "per Giulia e contro ogni femminicidio. Mai più vittime", lo slogan. Fermento anche nelle università: Giulia frequentava la facoltà di Ingegneria all'ateneo di Padova. E lì, nel 'suo' cortile, centinaia di studenti si sono radunati in mattinata per un flash mob rumoroso contro i femminicidi, mentre nelle aule l'inizio delle lezioni è stato introdotto da un minuto di silenzio. La Crui, la Conferenza dei rettori, si è impegnata «a sviluppare con decisione nelle Università tutte le iniziative volte a promuovere il rispetto della persona e fermare la violenza contro le donne. Educandoci in concreto ad una cultura e a comportamenti finalmente per tutti responsabili e coerenti». 

 

Il Gip: «Turetta può uccidere altre donne» 
Filippo Turetta, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, deve stare in carcere perché potrebbe uccidere altre donne. È uno dei passaggi dell'ordinanza con cui il gip di Venezia Benedetta Vitolo ha disposto l'arresto, poi diventato mandato europeo di cattura eseguito in Germania. «Turetta con questa aggressione a più riprese e di inaudita ferocia ai danni della giovane fidanzata, prossima alla laurea, ha dimostrato una totale incapacità di autocontrollo», si legge. Elementi idonei «a fondare un giudizio di estrema pericolosità e desta allarme» dato che «i femminicidi sono all'ordine del giorno». Il giovane appare «imprevedibile, perché dopo aver condotto una vita all'insegna di un'apparente normalità, ha improvvisamente posto in essere questo gesto folle e sconsiderato», si evidenzia nel provvedimento.

 

Elena Cecchettin: «Assassini dentro casa e lo Stato è complice»
 «Giulia è morta e la mia vita non sarà più la stessa. Sono giorni terribili. Ho provato sollievo per l'arresto di Filippo, almeno so che non l'ha passata liscia, che non è riuscito a scappare. È in carcere, ma è vivo. Vorrei tanto abbracciare mia sorella». Così Elena Cecchettin, 24enne sorella di Giulia, in un'intervista a Repubblica. «Tutte le donne sanno che devono stare attente a qualcosa, il pericolo spesso è più vicino di quanto pensiamo, l'assassino ce lo troviamo dentro casa più di quanto possa avvenire in strada. L'80% dei femminicidi avviene in famiglia, una percentuale spaventosa», ha sottolineato. Elena ha parlato di "omicidi di Stato» riferendosi ai femminicidi. «Lo Stato non fa abbastanza per prevenire. Non finanzia adeguatamente i percorsi educativi, l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole. È complice perché non condanna apertamente questi episodi, non rende sicure le donne», ha argomentato. Sui social ha attaccato il ministro Salvini. «Ha messo in dubbio che Turetta possa essere colpevole», ha spiegato Elena. «Nessuno lo è finché non viene giudicato come tale, ma sappiamo tutti cosa è successo. In altri casi non si è espresso allo stesso modo, quando il presunto colpevole non era una persona bianca. Penso che la sua sia stata una mancanza di rispetto verso mia sorella, un'ambivalenza di cattivo gusto». 

 

Ucraina: ministro Difesa tedesco a Kiev per visita non prevista
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, è arrivato a Kiev per una visita non annunciata, per ribadire il sostegno di Berlino all'Ucraina. Pistorius è arrivato in treno e dovrebbe avere colloqui con il suo omologo ucraino e con il presidente Volodymyr Zelensky. Berlino, il secondo fornitore di attrezzature militari a Kiev dopo gli Stati Uniti, sta cercando di offrire rassicurazioni dopo che lo spostamento dell'attenzione verso la guerra in Medio Oriente ha suscitato preoccupazioni per il calo del sostegno all'Ucraina. La visita arriva dopo l'aumento degli attacchi aerei russi e mentre Kiev si prepara a un possibile aumento degli attacchi alle strutture energetiche del Paese nei prossimi mesi.

 

Naufragio a Lampedusa. Muore una bambina e 8 dispersi 
Otto dispersi, fra cui due bambini, una di 2 anni morta mentre la motovedetta della Capitaneria la stava portando, assieme agli altri 42 superstiti, verso il porto e due giovanissimi salvati praticamente in extremis da padre e figlio, entrambi pescatori. È il bilancio dell'ennesima tragedia dell'immigrazione avvenuta a poche centinaia di metri dalla costa di Lampedusa, davanti Capo Ponente. Erano in 53, partiti da Sfax in Tunisia, i migranti che viaggiavano su un barchino di ferro. Quando erano ormai a poca distanza dalla costa, intorno alle 14 di ieri, la carretta è colata a picco. Alcuni naufraghi, tra i quali uomini, donne e bambini, hanno raggiunto gli scogli, mettendosi in salvo. Tutti si sono aggrappati alle rocce di Capo Ponente, due invece hanno nuotato fino a Muro Vecchio. Ad accorgersi dei migranti, che sembrava fossero stati abbandonati sulla costa da un barca che aveva poi ripreso il largo, sono stati tre funzionari e un ispettore della polizia.