La seconda stagione del reality in cui si srotola il quotidiano della celebre coppia davanti agli obiettivi multipli è tutta un già visto. E alla fine non resta che dire: ma chi se ne importa

Se fosse un tormentone estivo sarebbe sul modello di Annalisa: ho visto lei che riprende lui che riprende lei che riprende me. Invece è la seconda stagione dei Ferragnez (Prime Video) ma la sostanza non cambia. Abbiamo già guardato tutto e se la noia serpeggiava già l’anno scorso, il repetita non iuvant neanche un po’. L’operazione a tratti malsana delle meta-telecamere, con bambini allo sbaraglio, suocere, amici, stiliste, medici e sapienti lasciati in ostaggio degli obiettivi multipli in qualunque occasione ormai non ha nulla di nuovo.

I dettagli sull’orrenda malattia di Fedez sono stati scandagliati da ogni telegiornale, che la figlia Vittoria abbia cominciato a camminare come spesso accade intorno al primo anno d’età è stata da tempo salutato con gaudio condiviso.

E poi c’è stato Sanremo, il bacio rubato, la letterina della piccola Chiara, lo scandalo, la sparizione, la crisi, il riavvicinamento e il ritorno di Fedez al colore castano di capelli.

Prima serata
Sanremo 2023, il selfie di Chiara Ferragni
8/2/2023

Tutto raccontato sotto ogni punto di vista, quasi come fosse un tema importante, da sottolineare con l’aggettivo che tanto piace alla coppia di sposi multimilionaria, che vedono solo super posti, indossano super abiti, affrontano super situazioni sino allo strabordare del superlativo dei posti super belli, dei bambini super carini e via, super dicendo.

C’è un momento in cui ci si sveglia all’improvviso davanti a una presunta operazione simpatia. Ed è quando le mani dello psicologo, perché il volto non viene mai inquadrato neanche fosse un pentito (e questo la dice assai lunga), consiglia alla famiglia dorata un weekend «solo voi quattro». Cioè quell’esperienza estrema in cui due genitori con i loro pargoli, senza tate, maggiordomi o cognate, devono guidare, uscire dall’auto aprendo le portiere evitando di farsi male, immaginare di servire pranzo e cena per nutrirsi possibilmente con cibo commestibile. Provando a sopravvivere.

Un modo per umanizzare i personaggi della casa reale, riportandoli a sprazzi nella vita del popolo, come la queen Elizabeth con fazzoletto in testa e gli stivali nella brughiera, per esempio. Così che mostrare Fedez che tortura un hamburger e Chiara Ferragni che scongela una teglia dovrebbe far dire al pubblico che sì, anche loro sono dei nostri.

Ma il risultato è di una tristezza da magone, una gag fuori dal tempo, un copione mal recitato (anche se scritto in maniera avvincente: «Ma sì giuro, le lasagne le ho fatte io perché non mi credi?», dice lei. «Eh no, non ci credo che le lasagne le hai fatte tu», risponde lui), una prova, l’ennesima che il mondo reale sta proprio da un’altra parte. Forse meno super, ma questa è solo una gran fortuna.

 

DA GUARDARE MA ANCHE NO
Era la primavera del 1988 quando nella Rai Tre tutta nuova di Angelo Guglielmi tornarono in onda Dario Fo e Franca Rame accompagnati da Enzo Jannacci, con “Trasmissione forzata”. Ora, a 10 anni dalla morte di Rame, Rai 5 la ricorda proprio con questo show. Ma che aspettate a battergli le mani?

 

“Domenica in” si scontra nella seconda parte con un temibile avversario in onda su Canale 5: la soap opera turca “Terra Amara”. E viene sconfitta a colpi di Auditel. Strano ma vero, pare che il pubblico preferisca seguire la sospettosa Mujgan che decide di affrontare Fekeli piuttosto che le interviste di Mara Venier.