Il caso
La lista di cose da intitolare a Silvio Berlusconi si sta allungando. Senza senso del ridicolo
Piazze, vie, Ponti sullo Stretto, stadi, aeroporti, riforme: in pochi giorni gli esponenti del centrodestra di ogni ordine e grado si sono lanciati in una specie di competizione a chi la spara più grossa in ricordo del fondatore di Forza Italia
Intitolargli qualcosa, qualsiasi cosa. Più è grande, meglio è. Sembravano queste le parole d’ordine a poche ore dalla morte di Silvio Berlusconi: ore in cui, oltre al cordoglio, si è assistito alla corsa alla dichiarazione sull’omaggio più adatto per il fondatore di Forza Italia. E da subito era cominciata una fiera dell’assurdo con la proposta di dedicargli stadi, strade, futuribili Ponti sullo Stretto e chi più ne ha, più ne metta.
Queste proposte, vale la pena ricordarlo, sono arrivate da esponenti politici eletti nel centrodestra a livello locale e nazionale: non si trattava insomma di sortite casuali da parte di semplici elettori. Tanto che, nel giro di pochi giorni, alcune si sono realizzate e altre hanno invece dato il via a una escalation del tributo nomenclatorio. Meglio quindi fare un po’ di ordine dopo la prima settimana.
Dal settore sportivo era arrivata la richiesta di intitolare a Berlusconi il possibile nuovo stadio del Milan, ma anche quello del Monza (proposta dalla minoranza in consiglio comunale), in Puglia si chiedeva “una via di ogni città”, mentre la Lega e il comitato pro ponte si lanciavano nel proporre nientemeno che il Ponte sullo Stretto.
La corsa al vero omaggio l’ha vinta però il comune di Apricena nel foggiano, dove è già stata intitolata la prima “via Silvio Berlusconi”. Nella “sua” Milano invece il sindaco di centrosinistra Beppe Sala si è permesso di ricordare che per legge bisogna aspettare dieci anni prima di dedicare una strada a qualcuno. Ci penserà allora il palazzo della Regione Lombardia (maggioranza centrodestra) a rinominare forse il Belvedere del nuovo Pirellone, mentre Rotondi e Salvini propongono l’aeroporto di Linate, e Formigoni spinge per quello di Malpensa.
Intanto a Roma il ministro degli esteri forzista Tajani punta a una sala della Farnesina, mentre in giro per l’Italia qualche altra amministrazione prova con piste ciclabili e parchi. Premio speciale per Casellati e Sisto che a Berlusconi dedicano le loro riforme e a un deputato russo che vuole intitolargli un premio per i politici onesti.