La Nato accorcia i tempi per l’adesione dell’Ucraina
Al via oggi a Vilnius il vertice Nato, presente anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Gli alleati decidono di eliminare per l'Ucraina il percorso di riforme necessario per entrare nell'Alleanza, quando a guerra finita verrà il momento per Kiev di far parte del Patto atlantico. Mentre Mosca evoca «conseguenze molto negative». Il presidente americano Joe Biden domani incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La Russia ha lanciato un attacco aereo su Kiev durante la notte, poche ore prima dell'inizio del vertice Nato a Vilnius. «Il nemico ha attaccato Kiev dal cielo per la seconda volta questo mese», ha riferito Serhiy Popko, capo dell'amministrazione militare di Kiev, su Telegram, precisando che le difese aeree hanno abbattuto tutti i droni di fabbricazione iraniana prima che raggiungessero gli obiettivi. Non sono stati segnalati finora danni o vittime. Sì di Erdogan alla Svezia nella Nato, con Stoccolma che sosterrà la Turchia per l'ingresso nell'Ue.
Polemiche nel governo: al caso La Russa e Santanchè si aggiunge quello di Abodi
Ancora un nuovo caso nel governo: il ministro per lo Sport Andrea Abodi commenta il coming out del calciatore ceco Jankto dicendo di rispettare le scelte ma di non «amare le ostentazioni». Il ministro respinge poi le accuse di essere omofobo intervistato da La Stampa. «È assurdo, mi dispiace che si dica questo di me, è molto lontano dal mio modo di essere. Ho accostato concetti che vanno precisati meglio e, si badi, ho parlato di persone perché per me già dire omosessuale non è giusto. Si deve a tutti il rispetto per l'identità quindi vorrei mille coming out». E precisa che le ostentazioni su cui esprimeva fastidio riguardano il Pride: «Deve essere quello che gli organizzatori decidono che sia ma mi auguro di poter esprimere un sentimento nei confronti di certi eccessi estetici». Oggi dai pm la 22enne che accusa di stupro il figlio di La Russa. E si riunisce il cda Rai sul caso Facci. Schlein all'attacco della Meloni: la premier «è ostaggio delle inchieste e degli scandali», dice la leader Pd Elly Schlein.
Carlo Nordio: «La politica non si inchina davanti ai magistrati»
I casi Santanchè, Delmastro, La Russa, «sono fatti tra loro indipendenti e mi rifiuto di pensare a dei magistrati che vogliono interferire nell'azione governativa attraverso azioni giudiziarie. Non si può però negare che ogni volta che si sia provato a fare una riforma della giustizia è sempre stata bloccata con interventi giudiziari». Lo dice in una intervista al quotidiano Libero il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alla domanda se i casi Santanchè, Delmastro e La Russa siano «un attacco di un pezzo di magistratura al governo volto a fermare la riforma della Giustizia». Ma «la colpa» di non aver mai condotto a termine una riforma profonda dell'ordinamento giudiziario per Nordio «non deriva da una serie di attacchi della magistratura che possono essere di ordine tecnico, o di ordine politico. La colpa è della politica che ha rinunciato al suo ruolo preminente e che si è chinata davanti alle critiche della magistratura. La colpa della politica è stata quella di aderire o meglio inchinarsi alla magistratura senza dire: 'noi ascoltiamo le vostre opinioni ma alla fine decidiamo noi e solo noi perché abbiamo un mandato che secondo la Costituzione deriva dal popolo».
Brasile: Bolsonaro sarà interrogato su piano sovversivo
La Polizia federale del Brasile interrogherà mercoledì, 12 luglio, l'ex presidente Jair Bolsonaro, nell'ambito dell'inchiesta sul tentativo di colpo di stato dello scorso 8 gennaio 2023. Lo riferisce il portale "Uol". L'interrogatorio, autorizzato dalla Corte suprema (Stf), fa seguito alle rivelazioni fatte lo scorso febbraio dal senatore Marcos do Val del partito Podemos in merito a un presunto piano sovversivo organizzato da Bolsonaro e dall'ex deputato federale Daniel Silveira, attualmente detenuto per differenti questioni giudiziarie. Secondo quanto dichiarato in un articolo pubblicato dal settimanale "Veja" e successivamente in un'intervista con "TvGlobo", i due avrebbero cercato di attuare un complesso piano sovversivo per cancellare le elezioni dello scorso ottobre 2022 e impedire l'insediamento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
Caso Orlandi: da un servizio tg La7 torna la pista famiglia
«Hanno superato il limite». Con queste parole Pietro Orlandi ha accolto il servizio trasmesso dal Tg La7, in esclusiva, che ha parlato di una lettera dell'allora segretario di Stato Vaticano, Agostino Casaroli, che riapre la "pista familiare” per la sparizione di Emanuela Orlandi, 40 anni fa. Casaroli nella lettera chiede a un sacerdote sudamericano, consigliere spirituale della famiglia Orlandi, se in passato la sorella maggiore della ragazza scomparsa, Natalina, gli avesse rivelato di essere stata molestata dallo zio, Mario Meneguzzi. L'uomo, oggi da tempo deceduto, era il marito di Lucia Orlandi, sorella del padre di Emanuela. Pietro Orlandi affida a Facebook la sua amarezza: «Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia, senza vergogna, senza vergogna, mi fanno schifo».