Non ci sarà una torta con sessanta candeline, per festeggiare l’anniversario del lancio del primo satellite italiano nello Spazio, avvenuto proprio il 16 dicembre 1964. Ma l’inaugurazione della sesta edizione di NSE Expoforum - la fiera italiana dedicata alla nuova economia dello spazio – ha scelto di dare il via alla tre giorni di incontri, dibattiti e confronto in coincidenza con la giornata nazionale dello Spazio, istituita per celebrare il lancio del satellite San Marco 1, che sessant’anni fa posizionò l’Italia al terzo posto fra le potenze mondiali spaziali, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica.

L’Italia lascia il segno nello Spazio, nel 2024 Gli italiani sono stati Pionieri dello Spazio, e lo sono anche oggi. 

Gli italiani sono stati Pionieri dello Spazio, e lo sono anche oggi. Il Ministro Adolfo Urso, in occasione della cerimonia di inaugurazione di NSEExpoforum 2024, ha ricordato che il lancio del satellite San Marco1, già sessant’anni fa, fu realizzato dalla base dell’Agenzia Spaziale Italiana di Malindi. E annuncia che oggi si pensa di ripristinare un progetto di lancio che: “Riguarderà le costellazioni satellitari dei paesi africani, tanto più importante in questa nuova fase in cui in Africa è anche necessario avere quelle costellazioni che consentono piena e completa osservazione della Terra, ai fini anche del contrasto della desertificazione, per un migliore utilizzo delle risorse a cominciare da quelle elementari”. Secondo il ministro: “L’Italia può rappresentare partner ideale dei paesi africani per l’accesso allo spazio, con loro abbiamo sottoscritto accessi bilaterali e mi sono recato con Teodoro Valente, presidente dell’Asi, anche al Cairo per comunicare alla costituente agenzia spaziale africana l’interesse dell’Italia a diventare il partner al loro accesso allo Spazio”. L’Italia è anche pioniera nel dotarsi di una nuova legge sullo Spazio che prevede anche nuove opportunità finanziarie per sostenere iniziative legate al settore. In particolare, ricorda Urso: “Saranno allocate nuove risorse per le piccole e medie imprese del settore spaziale e previsti investimenti da parte dei fondi pensione”. Fra le misure previste nella legge dello Spazio in via di approvazione: "abbiamo allocato altre risorse per le piccole e medie imprese del settore, con una riserva negli appalti per le Pmi affinché anch'esse possono crescere in maniera significativa. Daremo loro una quota all'interno dei programmi e degli appalti delle grandi imprese". Si prevede anche una percentuale che i fondi pensione devono investire sulle startup per consentire loro di diventare delle imprese.

 

 

L’economia dello spazio si configura come una delle principali traiettorie di sviluppo per il futuro. Con la nuova legge quadro e investimenti significativi, l’Italia ha l’opportunità di rafforzare il proprio ruolo di protagonista globale. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità di tradurre le innovazioni tecnologiche in soluzioni pratiche per sfide globali come la sostenibilità, l’energia e la sicurezza alimentare. La Fiera NSEExpoforum è anche l’occasione per confrontarsi con la ricerca scientifica spaziale applicata al quotidiano. Come nel caso del robottino Moliris, già utilizzato in diverse situazioni di monitoraggio per l’agricoltura di precisione, grazie ai dati satellitari è in grado di effettuare azioni di sorveglianza anche in condizioni impervie ed in tempo reale. 

La New Space Economy non è solo un settore economico, ma una sfida generazionale che richiede il contributo di giovani talenti, istituzioni e aziende. NSE EXpoforum rappresenta anche un’occasione per valorizzare le tecnologie e le sinergie tra spazio e industria, creando opportunità per il futuro del nostro Paese e per le nuove generazioni. L’Italia, con la sua lunga tradizione di eccellenza, è pronta a raccogliere questa sfida.