Terremoto Tech
DeepSeek: l'intelligenza artificiale cinese avanza e i mercati statunitensi tremano
L'exploit dell’applicazione ha scosso Wall Street: il Nasdaq ha perso il 3,07% in un solo giorno
L'exploit di DeepSeek, l’applicazione cinese di intelligenza artificiale, ha generato un terremoto economico negli Stati Uniti. Il Nasdaq (la prima borsa, istituita da Wall Street, interamente elettronica) ha perso il 3,07% in un solo giorno - il 27 gennaio -, e i giganti tecnologici americani hanno visto evaporare 108 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. L'annuncio che DeepSeek è diventata l'app più scaricata d'America ha innescato una fuga dagli investimenti nel settore tecnologico statunitense.
Cos’è DeepSeek?
DeepSeek è il frutto del lavoro di Liang Wenfeng, un imprenditore quarantenne considerato il "nuovo volto" dell'intelligenza artificiale in Cina. Dopo una carriera nella visione artificiale e nel settore finanziario, Liang ha co-fondato High-Flyer Quant, un hedge fund che ha sfruttato l'intelligenza artificiale per moltiplicare i suoi asset. Nel 2023, l'azienda ha lanciato DeepSeek, che ha rapidamente guadagnato popolarità e che è stata molto apprezzata per l'efficienza e i bassi costi di sviluppo. In una recente intervista con The China Academy, lo stesso Liang si è detto "molto sorpreso" dal successo di DeepSeek: "Non avevamo intenzione di essere dirompenti, è successo per caso".
Un’avanzata tecnologica inarrestabile
L'ascesa dell’app di Intelligenza artificiale segue il successo di altre piattaforme cinesi come Little Red Book, che ha accolto molti TikTok refugees, rifugiati di TikTok, dopo il ban. Ma DeepSeek sembra rappresentare qualcosa in più: incarnerebbe la missione originale di OpenAI e ChatGPT, offrendo servizi di intelligenza artificiale a costi drasticamente ridotti: solo 0,13 euro per milione di token di input, un costo inferiore del 95% rispetto ai concorrenti occidentali. Inoltre, DeepSeek mantiene l’impegno per l’open source (propone quindi un software non protetto da copyright e liberamente modificabile dagli utenti), che in occidente è stato sacrificato.
Il suo arrivo sul mercato americano ha evidenziato i limiti competitivi delle intelligenze artificiali occidentali, e l'adozione su larga scala dell'app ha sollevato preoccupazioni a Wall Street, dove gli investitori temono che le aziende americane possano perdere terreno in un settore strategico come quello dell’intelligenza artificiale. Oltre al danno, la beffa: DeepSeek, nel giro di qualche giorno dall’ingresso sul mercato americano, sarebbe ora l’app più scaricata negli Stati Uniti. L'interesse degli utenti americani per un'app cinese è interpretabile come un segnale di vulnerabilità per il dominio tecnologico statunitense.
La risposta dell’amministrazione Trump e della controparte cinese
Donald Trump ha descritto il successo di DeepSeek come un "campanello d'allarme" per gli Stati Uniti. L’amministrazione ha già annunciato nuovi dazi su chip, farmaci, e materiali tecnologici provenienti dall’estero, nel tentativo di non perdere il controllo sul mercato interno. Eppure, sembra che la Cina sia pronta a rispondere con ulteriori investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale: Pechino ha identificato l'intelligenza artificiale come una priorità strategica, con previsioni di un mercato nazionale da 740 miliardi di euro entro il 2030.
Il governo cinese si è dimostrato interessato a DeepSeek: Liang Wenfeng è stato invitato a partecipare a un incontro con il ministro cinese Li Qiang, a dimostrazione dell’importanza strategica che le viene attribuita. Tuttavia, l'innovazione cinese non è priva di controversie: il modello di DeepSeek sarebbe soggetto a censura ed evita di affrontare temi politici sensibili per il governo cinese, come il massacro di piazza Tiananmen, o addirittura Winnie Pooh (l'orsetto della Disney che è usato dagli oppositori per beffeggiare il presidente Xi Jinping).
Nonostante le limitazioni, dalle quali nessuna intelligenza artificiale è del tutto libera, DeepSeek ha conquistato il mercato occidentale, esponendo la fragilità del mercato statunitense e degli approcci protezionisti. Così, mentre gli Stati Uniti cercano di contenere l'espansione altrui, la Cina continua a investire in modo aggressivo nell'intelligenza artificiale, sfornando veri e propri prodigi tecnologici.