A Bologna, l'opera dell'artista fa sedere allo stesso tavolo il cardinale Matteo Zuppi, l'imam Yassine Laframe e il presidente della comunità ebraica Daniele DePaz

Alessandro Bergonzoni, l’artista più artista (nel senso più lato del termine) che abbiamo in Italia, sceglie la "sua" Bologna per presentare una nuova installazione di sensibilizzazione artistico-sociale. Ha deciso di chiamarla Il tavolo delle Trattative, “un’opera viva che vuole diventare fulcro di convergenza e dialogo, per promuovere un confronto sulla pace e sulla necessità del ‘trattare’, accogliendo i contributi di artisti, intellettuali, esponenti pubblici, associazioni e persone della società civile”. Inserita nel ricco cartellone di Art City Bologna, nei giorni stessi di Arte Fiera 2025, l’opera sarà esposta da domani, mercoledì 5 febbraio, nella Sala della Cultura di Palazzo Pepoli.

 

 

Il vernissage avverrà in occasione della conferenza stampa fissata domani, alle ore 13, sempre a Palazzo Pepoli, mentre sabato 8 febbraio, dalle 20 alle 24, si potrà ammirare durante la Art City White Night. Il finissage è previsto invece il 10 febbraio alle ore 19, in occasione della conclusione ufficiale dell’installazione con una tavola “delle trattative” tra l’artista, i rappresentanti delle istituzioni e delle diverse fedi nella città di Bologna. Hanno dato la loro adesione l’Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi; Yassine Laframe, imam della comunità mussulmana bolognese; Daniele DePaz, presidente della comunità ebraica bolognese e il sindaco Matteo Lepore. L’intervista integrale a Bergonzoni la troverete questo venerdì in edicola sulla versione cartacea de L’Espresso.