L’Europa dello Spazio punta sull’High Performing Computing, un sistema di calcolo potenziato che is chiama ESA Space HPC e nasce con l’obiettivo di gestire la mole di dati, sempre crescente, derivante dalle missioni spaziali. Frutto della collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Hewlett Packard Enterprise (HPE) il nuovo supercomputer Space HPC è stato inaugurato presso il centro Esrin di Frascati. Questa infrastruttura segna una svolta cruciale per la gestione ed elaborazione dei dati spaziali, ponendo l’Europa in una posizione di leadership nell’innovazione computazionale applicata alle attività spaziali. Il supercalcolatore fornisce una capacità senza precedenti per l’analisi di dati, simulazioni e applicazioni di intelligenza artificiale, rendendosi un asset indispensabile per il futuro dell’industria spaziale europea.
Dotato di un’architettura che combina tecnologie all’avanguardia con un approccio sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico, il sistema ha una capacità di calcolo pari a 5 petaflop, è dotato di una rete InfiniBand ad alta velocità e un sistema di archiviazione da 3,6 petabyte, che garantisce prestazioni elevate e tempi di elaborazione ridotti.
L’Esa ha scelto l’Italia e la sede Esrin a Frascati, per allocare questo nuovo “cervellone” che, avviato ufficialmente da Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, dota l’Europa di uno strumento già in uso da parte di diverse agenzie spaziali. “L’Europa era priva di un super computer per la tecnologia spaziale, fino ad oggi. Io avevo visitato i super computer NASA nella Silicon Valley, anche quelli del Giappone – ha raccontato Aschbacher – e mi ero sempre domandato perché l’ESA e l’Europa non fossero dotate di questa facility, da mettere al servizio della comunità. E già da tempo avevamo deciso di ovviare a questo, e oggi vediamo finalmente concretizzato il risultato”.
Un’infrastruttura strategica per la crescita tecnologica dell’Europa
ESA Space HPC dota di fatto l’Europa di una piattaforma flessibile per la ricerca e lo sviluppo, il testing e il benchmarking rapido a supporto dei programmi spaziali europei. Sarà al servizio di tutta la filiera industriale Space italiana. Pmi, startup e centri di ricerca avranno accesso a risorse che promuovono l’innovazione e la collaborazione.
La scelta di Esa-Esrin a Frascati è stata quasi naturale, vista la vocazione dedicata all’hearth observation del centro. “Qui adesso noi gestiamo un programma che si chiama Destiny, insieme al centro meteo di previsioni a medio termine che ha il suo data center a Bologna, Cineca, e con la Commissione europea”. Simonetta Chieli, direttrice di Esa-Esrin, parla delle applicazioni pratiche che il super computer avrà fin da subito, in particolare nell’elaborazione del Digital Twin of Earth, cioè il modello digitale della Terra, consentendo di “Integrare tecnologie digitali all'utilizzo del dato satellitare”, lavorando sulla tematica del climate change per arrivare ad elaborare tematiche quali quelle idrologiche, degli oceani, dei disastri naturali, basandosi su modelli previsionali.
Un motore per l’innovazione e la competitività spaziale
Lo Space HPC è destinato a diventare un punto di riferimento per l’intera comunità spaziale europea, con la sua architettura scalabile consente di sperimentare e sviluppare nuove soluzioni tecnologiche riducendo significativamente i tempi di testing e validazione, migliorando la sicurezza e l’affidabilità dei dati. E guardando alle nuove costellazioni di osservazione della Terra che saranno lanciate nei prossimi anni, Iris su tutte, abbiamo un esempio concreto di quanto sia indispensabile “pensare in grande, e calcolare veloce”.
Applicazioni pratiche e impatto sulla ricerca scientifica
Lo Space HPC non è solo un potenziamento tecnologico per l’ESA, ma rappresenta un’infrastruttura essenziale per affrontare sfide globali attraverso la scienza e la tecnologia. Durante la cerimonia di inaugurazione, sono stati illustrati alcuni casi d’uso pratici, come la modellizzazione della meteorologia spaziale per prevedere eventi solari potenzialmente dannosi per le infrastrutture a terra e in orbita. Il supercalcolatore sarà utilizzato anche per monitorare i flussi idrogeologici e gli effetti del Climate Change, garantendo dati precisi e tempestivi per la gestione delle emergenze ambientali.
Teodoro Valente, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha sottolineato il ruolo strategico di questa tecnologia per la filiera industriale italiana: “L’incremento esponenziale dei dati spaziali impone infrastrutture avanzate per elaborarli rapidamente ed estrarre informazioni strategiche. Lo Space HPC consentirà di sviluppare strategie efficaci per numerosi ambiti, dalla sicurezza ambientale alla gestione delle risorse naturali”. Lo Space HPC non è solo uno strumento di ricerca, ma un catalizzatore per l’innovazione e la collaborazione industriale. ESA ha progettato questa infrastruttura per supportare l’ecosistema europeo dell’innovazione, garantendo accesso gratuito alle PMI e alle startup fino alla fine del 2025. Questo approccio mira a stimolare lo sviluppo di nuove applicazioni basate sull’intelligenza artificiale, l’elaborazione di big data e la simulazione su larga scala. Un aspetto distintivo dello Space HPC è la sua capacità di favorire la sinergia tra ricerca e industria.
Un passo verso il futuro dell’esplorazione spaziale
L’inaugurazione dello Space HPC segna un passo decisivo verso una nuova era dell’elaborazione dati per l’industria spaziale europea. ESA prevede un progressivo ampliamento dell’accesso alla piattaforma nei prossimi mesi, garantendo un’esperienza ottimale per tutti gli utenti. Questa infrastruttura è destinata a diventare un punto di riferimento per la gestione dell’enorme volume di dati provenienti dalle missioni spaziali e per la creazione di nuovi modelli di ricerca avanzati.
Lo Space HPC non è solo un supercomputer, ma un motore di trasformazione per l’industria spaziale europea. La sua capacità di elaborare dati in modo rapido ed efficiente permetterà di affrontare sfide sempre più complesse, contribuendo alla competitività dell’Europa nel settore spaziale. Con questa infrastruttura, ESA conferma il suo impegno nella ricerca e nell’innovazione, offrendo una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle tecnologie di nuova generazione e rafforzando la posizione dell’Europa nel panorama internazionale dell’esplorazione spaziale.