Dipendenti spendaccioni? Musk pensa di sì e ha fatto bloccare le loro carte di credito nelle basi militari in Italia

L’iniziativa fa parte di una serie di azioni previste dal piano di razionalizzazione delle spese federali, voluto dall'amministrazione Trump

​Nelle basi militari statunitensi in Italia è arrivata l’eco del DOGE. Il dipartimento per l'Efficienza governativa degli Stati Uniti, guidato da Elon Musk ha disposto il blocco delle carte di credito governative dei dipendenti civili, non militari. Il provvedimento ha interessato prima la base di Camp Darby, fra Pisa e Livorno, e ora anche la base dell’aeronautica di Aviano e quella del reparto militare di Vicenza. Lo “stop allo spreco” riguarda anche i conti per le spese minori, dato che il provvedimento congela le carte di credito governative e i relativi conti per la cancelleria o rappresentanza, che sono discrezionali e quindi non soggette ad appalti. La misura adottata dal DOGE prevede il "congelamento" delle carte di credito per trenta giorni, utili a verificare nel dettaglio le spese della base militare. L’iniziativa fa parte di una serie di azioni previste dal piano di razionalizzazione delle spese federali, voluto dall'amministrazione Trump e attuato da Musk, con l'obiettivo dichiarato di puntare alla trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. ​Ma il DOGE non si ferma qui. I dipendenti civili delle basi statunitensi in Italia hanno anche ricevuto un’email ufficiale che intimava, entro 48 ore, a fornire una relazione in cinque punti sulle attività svolte nell'ultima settimana. Facendo i conti senza l’oste, e i sindacati italiani si sono scatenati definendo “inaccettabile" e "aberrante" questa iniziativa.

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