Mobilità
10 aprile, 2025

Mangusta Yachts creatori di sogni

mangusta oceano yachts
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Il cantiere toscano Overmarine Group, fondato nel 1985 da Giuseppe Balducci, giunto alla terza generazione, è leader nella costruzione di Maxi Open. Scafi che sono la firma del brand, usciti dalla matita dei maggiori designer

Creatori di sogni. Una definizione pienamente in linea con la filosofia del cantiere Overmarine Group: “Non si può approvare il progetto di una nuova nave, se non ha una bella linea esterna”. Per ottenere questo risultato il cantiere toscano collabora con designer che, insieme ai propri tecnici, sviluppano il progetto portando avanti contemporaneamente la definizione degli spazi interni ed esterni della nave. Fondato nel 1985 da Giuseppe Balducci, Overmarine Group è oggi uno dei più autorevoli player dell’eccellenza nautica mondiale, leader nella costruzione, con il brand Mangusta, di yacht Maxi Open, fin dall’inizio degli anni 90. Al fondatore si sono affiancati alla guida del cantiere all’inizio degli anni 90 i due figli Maurizio e Katia e dal 2021 la figlia di Maurizio, Victoria, con il suo ingresso in azienda ha dato via alla terza generazione. La storia del cantiere vede nel 1991 il lancio del Mangusta 80 Open, la prima nave sportiva sopra i 24 metri che offriva agli armatori uno yacht dalla silhouette dinamica con una velocità massima di oltre i 40 nodi, con generosi spazi abitabili sottocoperta, decisamente superiori di quelli dei più blasonati competitor. Il successo di questo modello, disegnato da Stefano Righini, è sottolineato dalla realizzazione di ben 75 unità. Successivamente, il Gruppo Overmarine ha sviluppato, sempre in collaborazione con Stefano Righini, altre navi Mangusta come il 92, 108, 130 e 165 Open, estremizzando fino a 50 metri il concetto di Maxi Open, una vera icona che anticipava quello che sarebbe avvenuto molti anni dopo con l’arrivo sul mercato automotive dei Suv. Questi modelli sono rimasti in produzione per oltre 20 anni, diventando un primato nel mondo nautico, considerando che la “vita” media di un modello si aggira tra i 5 e gli 8 anni. Nel 2014 il cantiere Overmarine entra nel mercato delle navi dislocanti, che rappresentano il maggiore segmento del mercato nautico, decidendo di realizzare delle imbarcazioni che avessero una linea moderna, il più possibile filante e diversa da tutte quelle prodotte fino ad allora. Per raggiungere questo obiettivo, inizia una collaborazione con un giovane designer proveniente dal mondo automotive, Alberto Mancini, con il quale progetta e realizza il Mangusta Oceano 42, nave che per design e contenuti ha rappresentato un punto di rottura con tutto quanto era stato costruito fino a quel momento. 

 


La collaborazione con Alberto Mancini prosegue ancora oggi e negli anni sono stati realizzati ulteriori quattro modelli della serie Oceano ed una nuova linea denominata GranSport a cui appartengono di navi semidislocanti. Una delle imprese più difficili per Overmarine Group è stata quella di rinnovare la gamma delle imbarcazioni Open, volendo in trodurre una linea innovativa, ma che al tempo stesso ricordasse la linea originale disegnata da Righini. Obiettivo raggiunto grazie a un designer, anch’esso proveniente dal mondo automotive, Igor Lobanov, che reinterpretò le classiche linee degli open Mangusta con un look contemporaneo, in linea con il family feeling che ha sempre reso il brand riconoscibile al primo sguardo. Nascono così due modelli simbolo della nuova generazione: il 104 Rev e il 165 Rev, caratterizzati dalle ampie vetrate, perfettamente integrate nel design della nave, che offrono grande luminosità. Due modelli, due interpretazioni della stessa anima: quella di Mangusta, che continua a evolvere senza mai perdere la propria identità. Il gruppo Overmarine impiega 160 dipendenti e 600 collaboratori esterni ed ha una capacità produttiva che si estende su 210.000 mq in 10 stabilimenti tra Viareggio, Massa e Pisa, dove sono attualmente in costruzione 26 navi di dimensioni comprese tra i 32 e di 54 mt. A livello mondiale Overmarine Group occupa il sesto posto nella classifica del “Global Order Book 2025”, redatta dalla rivista Boat International. 

 

 


Nel 2025 il cantiere celebra i suoi primi 40 anni di storia, anni nei quali ha costruito oltre 320 navi di cui oltre 130 con propulsione ad idrogetti. Tornando a parlare delle navi attualmente in costruzione, oggi il cantiere offre tre linee di imbarcazioni, ciascuna delle quali permette agli armatori di vivere il mare in modo diverso. I Mangusta Maxi Open si rivolgono a clienti che amano spostarsi velocemente da una location all’altra, sono navi equipaggiate con idrogetti che gli permettono di raggiungere velocità superiori ai 35 nodi senza rinunciare alla comodità di ampi spazi interni ed esterni. Per citare un esempio l’ammiraglia della serie Maxi Open, il Mangusta 165 Rev, è una nave da 50 mt. equipaggiata con quattro motori e quattro idrogetti, la cui cabina armatoriale occupa una superficie di 92 mq. C’è poi la serie Mangusta Oceano, a cui appartengono navi dislocanti, quindi con velocità di crociera di 11 nodi ed autonomia transoceanica, destinate a clienti a cui non interessa la velocità, ma che preferiscono spostarsi navigando di notte. Questa serie è composta da quattro modelli di dimensioni comprese tra i 39 ed i 52 mt. Anche per queste navi è stato scelto un design moderno, con ampio uso di vetri, che permettono in ogni zona della nave di non perdere mai il contatto con il mare. Ai clienti che cercano un compromesso tra le caratteristiche delle due precedenti linee, Overmarine Group offre la linea Mangusta GranSport. Queste navi offrono velocità di crociera intorno ai 20/25 nodi e velocità massime comprese tra i 25 ed i 30 nodi, abbinate ad elevate autonomie, che ai modelli più grandi della serie permettono di effettuare le traversate oceaniche. Di questa linea fanno parte tre modelli da 33, 45 e 54 mt. La prima unità da 54 mt. “El Leon” grazie alla passione per il mare del suo armatore è stata una delle poche imbarcazioni a motore ad aver circumnavigato il globo. Attenzione viene riposta anche all’ambiente; tutte le navi Mangusta possono essere alimentate con carburanti ecologici HVO e negli ultimi dieci anni, grazie ad un’ottimizzazione dei sistemi propulsivi, delle carene, alla riduzione dei pesi, i consumi alla velocità di crociera sono stati ridotti di circa un 30%. Innovare rispettando le proprie origini e la propria identità, secondo una filosofia nella quale le solide radici passate sono la migliore garanzia per far crescere un futuro di valore. È questa la visione chiara, la rotta da seguire, per il cantiere Overmarine, mettendo al centro di tutto l’attenzione per il cliente. «Gli armatori contenti sono la nostra migliore pubblicità» ricorda sempre Maurizio Balducci, Ad del Gruppo, ai suoi collaboratori ed a tutte le maestranze che partecipano alla costruzione della nave, una filiera, un gruppo di persone affiatate che lavorano insieme da decenni per dare vita agli yachts “Mangusta”.

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