Per il governatore è illegittimo l'uso dell'International Emergency Economic Powers Act senza coinvolgimento del Congresso. Allarme del Wto: gli scambi commerciali internazionali scenderanno fra lo 0,2 e l’1,15 per cento

La politica dei dazi voluta da Donald Trump dovrà affrontare una doppia sfida legale. Non solo estera, con la Cina che ha fatto ricorso all’Organizzazione mondiale dal commercio, ma anche interna, dopo che il governatore della California, Gavin Newsom, e il procuratore generale, Ron Monta, hanno deciso di fare causa contro le misure protezionistiche annunciate e poi temporaneamente sospese dal tycoon. La California, storicamente a guida democratica, non è semplicemente uno dei 50 Stati americani, ma anche la quinta economia del mondo (con un Pil nel 2024 di 4.080.178 milioni di dollari, è dietro solo agli interi Stati Uniti, alla Cina, al Giappone e alla Germania). Non solo. La California è anche il maggiore importatore e il secondo esportatore degli Stati Uniti, e dipende fortemente dagli scambi commerciali con Messico, Canada e Cina.

 

"I dazi illegali del presidente Trump stanno creando il caos tra le famiglie, le imprese e l'economia della California, facendo salire i prezzi e mettendo a rischio posti di lavoro", ha dichiarato Newsom in una nota. "Stiamo difendendo le famiglie americane che non possono permettersi di lasciare che il caos continui”. La base legale a cui Trump si è appoggiato per annunciare, sospendere, revocare e modificare i dazi è una legge di 50 anni fa, l’International Emergency Economic Powers Act del 1977. Nel ricorso la California sostiene che la legge non conferisce al presidente degli Stati Uniti un potere assoluta in tema commerciale senza passare dal Congresso. E chiede alla Corte di dichiarare le misure protezionistiche “illegittime e nulle” e di ordinare al dipartimento per la Sicurezza interna e alla Protezione delle dogane e delle frontiere di cessarne l’applicazione. "L'implementazione caotica e casuale dei dazi da parte del presidente non è solo profondamente preoccupante, ma è anche illegale", ha dichiarato Bonta in una nota. "I californiani si stanno preparando alle conseguenze delle scelte del presidente. Dagli agricoltori della Central Valley alle piccole imprese di Sacramento, fino alle famiglie preoccupate sedute a tavola, questo gioco che sta facendo il presidente ha conseguenze molto concrete per i californiani di tutto il nostro Stato".

 

Intanto i dazi un primo impatto, per ora solo stimato, l’hanno già avuto. Secondo l’Organizzazione mondiale del commercio, gli scambi commerciali internazionali scenderanno fra lo 0,2 e l’1,15 per cento.

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