Mentre Donald Trump sostiene di aver raggiunto "un accordo con la Russia" per la fine delle ostilità in Ucraina, droni e missili di Vladimir Putin si abbattono su Kiev. La capitale, nella notte tra il 23 e il 24 aprile, è stata colpita da un massiccio attacco che ha causato la morte di almeno nove persone e il ferimento di altre 63. Alle prime luci dell'alba si scava ancora tra la macerie in cerca di sopravvissuti. Due minori risultano dispersi: potrebbero essere sepolti sotto i resti della loro abitazione nel quartiere Svyatoshyn di Kiev, il più colpito della capitale. Sei bambini e una donna incinta sono stati trasportati d'urgenza in ospedale. "Le conseguenze sono tragiche" ha dichiarato il ministro dell'Interno ucraino, Ihor Klymenko. "Si sentono telefonate da sotto le macerie: le ricerche continueranno finché non saremo certi che tutti siano stati tratti in salvo. Ci sono informazioni su due bambini che non mancano ancora all'appello. Gli attacchi contro i civili, contro i servizi di emergenza durante il soccorso alle persone sono nello stile russo. Lo abbiamo sperimentato ripetutamente. Ecco perché l'Ucraina insiste per un cessate il fuoco completo e immediato, perché questo significa, prima di tutto, porre fine alle uccisioni della nostra gente". Oggi, 24 aprile, Volodymyr Zelensky sarà in missione in Sudafrica, dopo che nella giornata di ieri è stato attaccato duramente da Trump: "L'uomo senza carte da giocare", l'ha definito il presidente statunitense, accusandolo di voler "prolungare lo sterminio con le sue dichiarazioni sulla Crimea". Ovvero, insistendo nel considerare la penisola territorio ucraino, benché occupato dai russi.
