Televisione
9 aprile, 2025

Maria Antonietta - Lo scandalo della collana: la serie Sky racconta la truffa più famosa del XVIII secolo

Un cardinale corrotto, una scaltra truffatrice e una collana dal costo esorbitante: gli ingredienti esplosivi dello scandalo che travolse l’ultima regina di Francia. Maria Antonietta era davvero innocente?

La nuova stagione della serie Sky Exclusive, da sabato 29 marzo su Sky e in streaming solo su NOW, racconta una delle truffe più celebri dell’Ancien Régime. Nella prima stagione, Maria Antonietta (interpretata da Emilia Schüle) emergeva come una regina di Francia consapevole della sua solitudine e di dover affrontare i suoi nemici. Nel nuovo capitolo, l'iconica sovrana si troverà a dover fronteggiare pericoli e insidie ancora più gravi. Lo “scandalo della collana” fu l’ultimo colpo mortale alla reputazione di Maria Antonietta. 

Cosa c’entra la famosa collana di diamanti con la Rivoluzione?

La Francia di fine Settecento è un paese sull’orlo della bancarotta. La Guerra d’Indipendenza americana ha prosciugato le casse dello Stato già messe a dura prova da decenni di sprechi senza controllo. Luigi XVI non è più in grado di risanare l’enorme deficit di bilancio, la tensione sociale è alle stelle. L’odio popolare trova in Maria Antonietta un bersaglio facile: straniera, frivola, accusata di ogni genere di vizio. Come ogni storia dei contorni torbidi, c’è di mezzo anche un cardinale corrotto, Louis de Rohan, appartenente a una delle famiglie nobili più potenti di Francia. Maria Antonietta detesta il cardinale, lo trova un uomo viscido e ripugnante. Al contrario, il cardiale de Rohan è ossessionato dalla regina, non riesce a darsi pace del suo disprezzo, desidera a tutti costi la sua amicizia. L’incontro fra il cardinale e una giovane contessa di dubbia nobiltà sarà fatale. Janne de La Motte riesce a far credere al prelato di essere un’amica intima della regina e di poter fare da tramite con lei per l’acquisto di una meravigliosa collana. In realtà si tratta di una presunta discendente dei Volois, sposata con un ufficiale squattrinato, che frequenta la corte sperando di ottenere incarichi e denaro. Il gioiello oggetto dello scandalo è uno dei più famosi della storia, una collana composta da diversi fili di diamanti. Creata inizialmente per Madame Du Barry, amante di Luigi XV, la collana era già stata proposta alla regina che però aveva rifiutato a causa del prezzo esorbitante (si parla di oltre un 1.600.000 “livres”, secondo alcuni il valore odierno sarebbe di ben 17,5 milioni di dollari). La contessa de La Motte convince il cardinale a comprare la collana a rate per conto della regina che non dispone di liquidità sufficiente per affrontare l’acquisto. 


 

Siamo nel 1785, la regina riceve una lettera del gioielliere di corte, Monsieur Bohmer, si lamenta per non aver ricevuto il pagamento di quanto dovuto, si dice disperato e a un passo dalla rovina. Maria Antonietta non ha idea di cosa stia parlando. La bomba esplode: Lugi XVI ordina di far arrestare il cardinale che viene prelavato dalle guardie sotto gli occhi di una corte sbigottita. Louis de Rohan confessa di essere stato vittima di un raggiro, è pronto a giurare di aver incontrato la regina di notte, nei giardini di Versailles, insieme alla contessa de La Motte. La donna incontrata dal cardinale si rivelerà essere solo una sosia, una povera innocente assoldata da Janne de la Motte per illudere il cardinale. Nel frattempo, Janne e suo marito smontano la collana e cercano di rivendere i diamanti per poter sopravvivere, probabilmente il piano era proprio questo: entrare in possesso del gioiello e fuggire in Inghilterra. Il marito di Janne riesce nella fuga, lei viene arrestata tre giorni dopo il cardinale e condotta alla Bastiglia. Lo scandalo assume dimensioni colossali, diventa il simbolo di una classe dirigente corrotta e di una corte indifferente alla situazione drammatica del popolo. Janne de la Motte tira in ballo anche il misterioso mago Cagliostro, un italiano dalla vita rocambolesca che sarebbe stato la vera mente del piano. 

 

Il processo che segue diventa un caso nazionale. Nonostante le prove emerse dalle indagini dimostrino l’estraneità di Maria Antonietta nella faccenda, la sua reputazione ne esce definitivamente distrutta. Per l’opinione pubblica, colpevole o no, Maria Antonietta era il simbolo di un sistema non più accettabile. La monarchia assoluta, con i suoi privilegi e sprechi, doveva essere abbattuta. Durante il processo, la contessa de La Motte scrive un libro dal titolo Mémoire pour dame Jeanne de St Rémy de Valois nel quale accusa Cagliostro e il cardinale di essere i veri autori della truffa mentre lei si dichiara vittima innocente. Il libro diventa un bestseller, tutti seguono con trepidazione le fasi del processo che diventa l’ultimo momento “mediatico” della monarchia francese. Il processo si conclude con l’assoluzione del cardinale che però viene mandato in esilio. Janne, invece, viene condannata all’ergastolo nella prigione del Salpêtrière. La pena prevede anche che venga marchiata a fuoco sul braccio con la lettera V che starebbe per voleuse ovvero "ladra”. Cagliostro viene prosciolto ma il re ordina che abbandoni immediatamente la Francia. Maria Antonietta è furiosa, non accetta che il cardinale venga dichiarato innocente mentre la sua figura subisce l’ultima battuta fatale. Da quel momento “l’austriaca” perde ogni residuo di simpatia popolare nei suoi confronti. La faccenda della collana è l’ultimo scandalo pubblico che il popolo è disposto a sopportare. Maria Antonietta non immagina che quello è solo il preambolo della Rivoluzione che da lì a pochi anni la porterà sul patibolo. 

Colpi di scena: Maria Antonietta era davvero innocente?

I colpi di scena non finiscono qui: qualche mese dopo l’arresto, Janne avrebbe ricevuto una visita da parte della Duchessa di Polignac, intima amica della regina. Perché l’amica della regina andò a visitare la donna che l’aveva coinvolta in una truffa? Dopo qualche tempo, la contessa de La Motte riesce a fuggire dal carcere in modo mai del tutto chiarito e riesce a raggiungere l’Inghilterra. Maria Antonietta era davvero del tutto all’oscuro di quella truffa? E se avesse a sua volta sfruttato la contessa de la Motte per umiliare il cardinale? Quando Janne de La Motte arriva in Inghilterra dà alle stampe un altro libro di memorie nelle quali accusa la regina di averla plagiata e di essere stata vittima delle sue avances sessuali. Questa storia è un rompicapo degno del migliore romanziere che unisce sesso, potere e denaro in un mix esplosivo. Probabilmente non sapremo mai la verità, di sicuro l’Affaire du collier è uno dei fatti di cronaca più affascinanti del XVIII secolo. 

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