Il cinema visto da Andreotti, Mike Bongiorno, Dino Risi, Monica Bellucci, Roberto Benigni... Dalle teche della storica trasmissione di Rai Tre le voci dei protagonisti raccontano un dietro le quinte della cinematografia italiana. Tra storia, cronaca e qualche gaffe

Mike Bongiorno - 28 dicembre 2007
(in studio con Tatti Sanguineti e Mario Zonta)
Dove si scopre che Mike voleva farel'attore, che Totò lo trattava molto male e che i grandi registi come De Sica lo chiamavano solo per fare se stesso: il più popolare showman dell'epoca. «Un francobollo, un nome da mettere nei titoli, una marchetta», dice lui in questa intervista - confessione. Ascolta la clip - L'integrale





Giulio Andreotti
-3 giugno 2007
(in studio con Tatti Sanguineti e Dario Zonta)
E' una pagina di storia questo lungo amarcord radiofonico di Andreotti che racconta la mascita delle leggi sul cinema, la sua esperienza negli anni Cinquanta di Sottosegretario allo Spettacolo , l'insofferenza per il neorealismo e anche la cinematografica passione per Carla del Poggio. Ascolta La clip - L'integrale



Mario Monicelli e Bernardo Bertolucci- 7 ottobre 2003 (in studio con Alberto Crespi) Un'insolita discussione sul Sessantotto tra due grandi registi italiani. Il dibattito parte dall'uscita del film "Dreamers" di Bertolucci e arriva alla "Ragazza con la Pistola" di Monicelli. Quale dei due è il vero film Sessantottino?
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Roberto Benigni 18 maggio 1998
(in studio con Alberto Crespi) Scatenato come non mai Benigni a Cannes ne ha per tutti. Scherza su Moretti, risponde in un francese improbabile alle provocazioni di alcuni giornalisti in conferenza stampa e urla la frase che diventa parte della sigla «Hollywood Party la più bella trasmissione della radio dai tempi di Marconi».
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Monica Bellucci 25 luglio 1997
(in studio con Steve della Casa e Matteo Spinola)
Giurata al Festival di Taormina la Belluci rivela un imprevisto spirito cinefilo e militante e confessa con voce morbida che quando non lavora va a vedersi anche due film al giorno.
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Pietro Ingrao
23 marzo 1995
(in studio con Ugo Pirro, Stefano Roncoroni e Tatti Sanguineti)
Dalla voce di Ingrao il backstage di "Roma citta aperta": con le serate tra amici a casa dello sceneggiatore Amidei la lotta politica, la passione per le arti e la grandissima Anna Magnani.
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Dino Risi e Vittorio Feltri 6 febbraio 1995
(in studio David Grieco e Tatti Sanguineti)
La più bella gaffe della trasmissione. Un Feltri che va in onda per chiedere scusa a Dino Risi dato per morto sul "Giornale" e cerca di adularlo dicendogli che il film più importante della sua vita è "Mani sulla città". «Guardi Feltri», precisa il regista « quel film è di Rosi. Io sono Risi». Imperdibile.
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