
Vittorio racconta Gassman
docufilm di Giancarlo Scarchilli e Alessandro Gassman, presentato in anteprima nazionale a Venezia il 1 settembre. Vecchi filmati di repertorio, testimonianze eccellenti, documenti originali e stralci narrati da Vittorio e dal figlio Alessandro ricostruiscono il film della vita del mattatore.
Profumo di donna
Fausto Consolo, capitano in pensione cieco per un'esplosione, si concede una vacanza. Da Torino a Napoli compirà un viaggio alla riscoperta dell'erotismo e dell'amicizia più pura. L'interpretazione del capitano non vedente valse a Gassman, diretto da Dino Risi, il premio per la migliore interpretazione maschile a Cannes nel 1975. Con questo Dvd, un volume di 48 pagine sulla cinematografia dell'attore.
I soliti ignoti
Nominato agli Oscar come miglior film straniero nel 1958, il capolavoro di Mario Monicelli sancisce la nascita del genere che farà fortuna come "commedia all'italiana". Vittorio Gassman è "Peppe er Pantera", pugile che non ha mai sfondato, col pallino del furto. Tenterà il colpo perfetto, troverà l'amore. Pensato come parodia del noir francese, il film si distacca dal genere comico grazie a innesti originali, dalla morte di uno dei protagonisti allo sfondo dolente di una Roma quasi pasoliniana.
Il mattatore
Sceneggiato da Ettore Scola e diretto da Dino Risi nel 1959, il film sottolinea le impareggiabili doti istrioniche di Gassman. Qui è Gerardo, irredimibile campione della truffa, pronto a irridere tutti con l'arte del travestimento e la lingua sciolta. "L'artista" è tanto sicuro della propria maestria da vantarsene anche con chi sarà il suo accusatore. Abili comprimari Peppino De Filippo e Mario Carotenuto. Con questo Dvd un libro di 48 pagine sulla carriera teatrale di Vittorio Gassman.
La famiglia
Ultimo patriarca di una famiglia italiana, Carlo è un anziano signore che ripercorre il filo dei propri ricordi. Diretto da Ettore Scola e vincitore, per questa interpretazione, del David di Donatello, Gassman è al centro di una saga che va dalla Belle Époque agli anni Ottanta in un susseguirsi di vicissitudini, caratteristiche e vizi tipicamente italiani.
Il sorpasso
Gassman è Bruno Cortona, spavaldo a 130 km/h con il giovane e timido Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant). Dino Risi ricorre all'artificio della commedia per denunciare ipocrisie e bigottismi di un'Italia in via di definizione. È il 1962, borghesia rampante, lavoratori e sottoproletariato lottano per trovare il proprio spazio sulla scorta di una ritrovata capacità di introspezione psicologica. Così fanno i due protagonisti, eroi positivi e negativi a un tempo, nel caldo di una deserta Roma ferragostana. Il loro percorso avrà un esito tragico che sa di catarsi.
L'armata Brancaleone
Risuona il ritornello del film di Monicelli cantato dalla scalcagnata armata, guidata dal nobile decaduto Brancaleone da Norcia, Vittorio Gassman. Il manipolo male in arnese percorre la penisola allo scopo di prendere possesso del feudo di Aurocastro. L'impresa risulta disperata e l'armata ne combina di tutti i colori.
Kean, genio e sregolatezza
Esordio alla regia di Gassman coadiuvato da Francesco Rosi dall'opera di Alexandre Dumas padre rivisitata da Sartre. Edmund Kean, attore gallese indebitato e bon vivant, contende al principe di Galles, compagno di bagordi, le grazie della contessa Elena. Stregati da genio e sregolatezza è impossibile non restare affascinati da Gassman.
Ulisse e la Balena bianca
Scritto, diretto e interpretato, nei panni di Achab, da Vittorio Gassman, questo spettacolo teatrale fu rappresentato per la prima volta nella natia Genova, il 4 luglio del 1992. Le scene sono firmate dal genovese Renzo Piano e tra gli attori figura anche il figlio Alessandro. La storia, uscita dalla penna di Melville nel 1851, è arricchita di riferimenti personali e umani che ce la fanno sentire coeva. Il simbolismo imperniato nell'opera la rende una sorta di lascito del pensiero e della ricerca del Gassman attore, ma anche dell'uomo Vittorio, critico e al contempo compassionevole delle miserie della condizione umana.