Per la prima volta in Italia un giudice decide incontri «solo via Internet» tra le figlie e il genitore non affidatario. Un modo per iniziare a riannodare rapporti dopo anni di gravi problemi

Tribunale di Milano, sez. IX Civile, ordinanza 16 aprile 2013

Contrasto tra genitore non collocatario e figli minori - Rifiuto dei figli minori di incontrare il genitore - Introduzione delle frequentazioni a mezzo di sistema audiovisivo (nel caso di specie: Skype) . Nel caso in cui si registri una difficile ripresa dei rapporti tra l'un genitore e i propri figli minori, una interazione audiovisiva in diretta tra genitore non collocatario e figli minori realizzata attraverso un collegamento Skype puo? consentire una graduale ripresa di un dialogo tra gli stessi, attraverso una percezione visiva ed in voce fatta, si?, di comunicazione (essenzialmente) verbale, ma che al contempo puo? favorire una ri-abitudine alla gestualita? e allo scambio emotivo (foss'anche aspro nei primi tempi).

Fatto e diritto

Negli atti introduttivi alla procedura di divorzio - cui i coniugi pervengono dopo una lunga conflittualita? che ha caratterizzato la separazione giudiziale - le parti hanno evidenziato la persistente difficolta? di organizzare e regolare i rapporti tra la madre sig.ra R e le figlie anche attraverso i Servizi Sociali; la ancora presente conflittualita? tra i coniugi, le resistenze delle figlie di incontrare la madre anche in spazi neutri, le stesse difficolta? dei Servizi ad organizzare con continuita? le visite, ed infine il serio ostacolo costituto dal rientro della madre in Francia (dipartimento ...) impongono di trovare altre soluzioni che consentano una graduale ripresa dei rapporto tra la madre e le figlie avuto riguardo alla concorde opinione delle parti secondo cui gli incontri nella struttura protetta (spazi neutri) sembrano provocare alle figlie vissuti di ansia e di ribellione nei confronti della madre e di - relativo - rifiuto alla sua presenza fisica; va rilevato come all'odierna udienza le parti si siano dichiarate disponibili a pervenire ad un accordo complessivo di divorzio che preveda un diverso assetto dei rapporti tra la madre e le figlie ed una diversa modalita? di frequentazione; il padre, in particolare, non solo non si oppone ad una graduale ripresa dei rapporti tra le figlie e la madre ma ritiene non piu? indispensabile l'affidamento delle bambine al Comune di Milano atteso un ricostituito nucleo familiare con una compagna che puo? aiutarlo nell'accudimento quotidiano delle figlie.

Una frequentazione 'forzata' in spazi protetti ed istituzionalizzati non sembra aver sortito alcun effetto si? che fin troppo evidente (e forse anche comprensibile) appare il 'rifiuto' delle figlie ad un incontro con la madre; ne deriva una conseguente impasse nella ripresa di quei contatti che consentano la dovuta ricostruzione di un rapporto genitoriale.

E' noto che un recente arresto della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, sanzionando l'Italia per alcune prassi in punto di tutela della bi-genitorialita?, ha evidenziato come dall'art. 8 della Convenzione Europea discendano precisi obblighi volti a garantire il rispetto della vita familiare e dei relativi doveri\poteri da essa sottesi. Appare indispensabile, nel giudizio della CEDU, che lo Stato si provveda di un arsenale giuridico adeguato ed efficace per garantire i diritti legittimi delle persone interessate e il rispetto delle decisioni dei tribunali. Tali obblighi non possono, per tanto, limitarsi al mero controllo a che il bambino possa incontrare il suo genitore o avere contatti con lui ovvero a constatare l'inefficienza dei Servizi Sociali (in senso lato) deputati a supportare - e garantire - la genitorialita?, ma includono l'insieme di quelle misure propedeutiche e preparatorie che consentano di raggiungere questo risultato. In particolare per essere adeguate, " le misure deputate a riavvicinare il genitore con suo figlio devono essere attuate rapidamente, perche? il trascorrere del tempo puo? avere delle conseguenze irrimediabili sulle relazioni tra il fanciullo e quello dei genitori che non vive con lui". Non deve, dunque, trattarsi di misure stereotipate ed automatiche (Cfr Sentenza Corte Eur. Dir. Uomo, sez. II, 29 gennaio 2013 (Pres. Jociene), Affaire L. c/ Italia

Ora, se le bambine, data la storia matrimoniale e la separazione duramente conflittuale, hanno difficolta? a rapportarsi con la madre di presenza , se le strutture dei Servizi Sociali dell'Ente cui le bambine sono state affidate non sono in grado (per l'eccessivo carico di lavoro e la necessita? di scadenzare sui tempi lunghi gli incontri) di ammortizzare tali difficolta? e, infine, se la distanza della madre - ritrasferitasi nel villaggio di origine in Francia - costituisce una ulteriore e grave criticita?, non resta che il ricorso alle risorse tecnologiche per consentire il 'rapido riavvicinamento' del genitore con le figlie.

In particolare deve ritenersi che una interazione audiovisiva in diretta tra la madre e le figlie (con la presenza nei loro pressi del padre in qualita? di 'mediatore') realizzata attraverso un collegamento Skype possa consentire una graduale ripresa di un dialogo tra la madre e le figlie, attraverso una percezione visiva ed in voce fatta, si?, di comunicazione (essenzialmente) verbale, ma che al contempo favorisca una ri-abitudine alla gestualita? e allo scambio emotivo (foss'anche aspro nei primi tempi) senza quella presenza fisica che le ragazze hanno gia? dimostrato di non voler (ma meglio sarebbe dire 'non sapere piu?') accettare; tale modalita? di frequentazione sembra l'unica, al momento, in grado di 'preparare' le figlie ad una ripresa dei rapporti con la madre, in grado di realizzare (sia pure in via eccezionale e provvisoria) una 'presenza' ed un confronto propedeutici a futuri incontri. Su indicazione del Presidente, le parti hanno dato un convinto consenso a che la sig.a R possa vedere le figlie con frequenza settimanale attraverso il collegamento via Skype che le parti dichiarano di saper utilizzare; e? evidente, tuttavia, che tale modalita? di contatto impone un serio impegno (fisico, emotivo, empatico, relazionale) sia da parte della sig.a R che da parte del sig. P e della attuale compagna al fine di coinvolgere le figlie nel nuovo rapporto e con le nuova modalita? di frequentazione.

Ai Servizi Sociali sara? demandato il compito di 'monitorare' l'evoluzione dell'atteggiamento delle figlie nei confronti della madre e di saggiare il loro 'coinvolgimento' in una modalita? del tutto nuova di frequentazione (si ribadisce del tutto eccezionale e di ovvio carattere provvisorio) e di accertare se vi sia una progressiva evoluzione dei rapporti che possano consentire una frequentazione ordinaria.

P.Q.M.

Presidente Delegato letti gli atti e sentite le parti all'odierna udienza,

1) Revoca l'affidamento delle figlie minori al Comune di Milano e le affida in via esclusiva al padre che le terra? con se? presso l'abitazione sita in Milano in via ...;

2) dispone che la madre R possa vedere e comunicare via Skype con le minori ogni settimana secondo un calendario che verra? predisposto d'accordo con il sig. P e che preveda almeno un collegamento - o il sabato o la domenica secondo gli impegni e le necessita? delle figlie - la cui durata sara? determinata dalle parti (tale durata dovra? essere tale da garantire un effettivo scambio tra la madre e le figlie e dovra? prevedere che gli stessi genitori instaurino costruttivi dialoghi che non abbiano per contenuto le conflittualita? pregresse ovvero lo stato delle attuali pendenze giudiziarie);

3) dispone che il padre garantisca la sua presenza nella frequentazione via Skype tra la madre e le figlie almeno per i primi 2-3 contatti;

4) dispone che tale modalita? di frequentazione abbia la durata di almeno 7 settimane consecutive e lascia all'accordo delle parti di eventualmente incrementare i contatti settimanali via Skype tra la madre e le figlie;

5) dispone che le parti collaborino e sostengano - ciascuno secondo le proprie possibilita? - le eventuali prime difficolta? delle figlie ad accettare questa modalita? di frequentazione evitando ogni forma di imposizione; a) dispone che i servizi sociali del Comune di Milano tengano monitorata la situazione familiare e personale delle minori e continuino a fornire loro ogni supporto psicologico ritenuto necessario per il loro equilibrio psicosociale e per rafforzare, altresi?, la capacita? e competenze genitoriali delle parti, verificando, ove possibile, la riuscita dei contatti via Skype tra madre e figlie; b) Dispone, per tanto e di conseguenza, che i Servizi Sociali favoriscano e regolino la ripresa della frequentazione tra la madre e le figlie attraverso Skype e verifichino le reazioni delle figlie alla comunicazione via Skype con la madre; c) Dispone che i Servizi Sociali riferiscano alla A.G. competente lo sviluppo (e le eventuali criticita?) del nuovo assetto, eventualmente elaborando e proponendo ai genitori i tempi e le modalita? di un incontro diretto tra la madre e figlie.