Si parte dalla piazza perché un festival non può essere soltanto virtuale, pur avendo un grosso seguito sulla Rete. Festivaletteratura invade Mantova, alberga in una rassegna che anima il centro cittadino, offrendo il meglio della produzione letteraria contemporanea internazionale, dal 4 all'8 settembre.
Oltre agli "afropolitans" ci sono ospiti europei come i francesi Emmanuel Carrère e il giovane Mathias Énard e la spagnola Almudena Grandes. Forte interesse dovrebbe riscuotere la presenza dell'autore del romanzo "Il fondamentalista riluttante", il pachistano Mohsin Hamid e quella dell'americana di origini bengalesi Jhumpa Lahiri che impressionò con il suo esordio, "L'interprete dei malanni" (Guanda), Pulitzer nel 2000. Significativa la presenza di scrittori e artisti latino-americani, come il teatrante Andrés Neuman, inventore dei "Coinciertos Beat" a Montevideo e organizzatore, negli anni Settanta, a Firenze, di progetti teatrali cui partecipò Tadeusz Kantor. Il giovane scrittore brasiliano Ronaldo Wrobel presenterà il suo nuovo romanzo "Traducendo Hannah" (Giuntina). Ci saranno il messicano Juan Villoro e il colombiano Santiago Gamboa. A questa presenza Festivaletteratura dedica una retrospettiva, "Latinoamericana": un'isola di postazioni informatiche dove il pubblico potrà visionare registrazioni e immagini dei vecchi incontri che hanno visto protagonisti, dal primo Festival a oggi, alcuni dei maggiori esponenti della cultura di quei paesi: Eduardo Galeano, Luis Sepúlveda, Antonio Skármeta, Carlos Fuentes e altri. Un'altra retrospettiva è dedicata all'israeliano David Grossman.
Ma c'è spazio pure per gli italiani. Due altre retrospettive sono dedicate a due narratori che hanno segnato la nostra storia culturale del Novecento, Beppe Fenoglio e Carlo Emilio Gadda, nell'occasione rispettivamente del cinquantesimo e quarantesimo anniversario della loro morte. Da segnalare una novità: blog di viaggio con l'incontro "Kapuscinski Low-Cost", un modo di viaggiare con il contributo dei lettori dei due blog, quello di Andrea Marinelli che ha attraversato gli Usa per raccontare com'è cambiata la percezione popolare dell'omosessualità, e quello di Jordi Pérez Colomé che è andato in Egitto per vedere cosa è rimasto delle primavere arabe.
E non di soli libri si vive. Anche gli alberi saranno protagonisti del Festival, con i nuovi semi da far germogliare, la catalogazione degli alberi millenari del territorio mantovano e la raccolta degli alberi genealogici delle famiglie della città. Ma un festival di letteratura che voglia motivare ancora i lettori non può abbandonarli a se stessi. Così, col progetto "The Reading Circle" leggere non sarà un'attività solitaria, ma un momento di condivisione. Il pubblico sarà invitato a entrare nel cerchio di librai, bibliotecari e recensori. Cioè tutto quel mondo di passione e competenze che ogni giorno guida migliaia di persone alla scoperta dei libri.