Com'è noto, la proiezione di "Girfriend in a coma" era stata programmata per mercoledì 13 febbraio, giorno in cui il MAXXI aveva messo a disposizione una sala. Pochi giorni dopo, però, era arrivato l'improvviso "no" del museo motivato dalla campagna elettorale in corso, dalle leggi sulla par condicio e dall'inopportunità di mostrare un impietoso film-documentario sull'Italia di oggi che contiene, tra l'altro, anche una lunga intervista a Mario Monti. A molti è apparsa una censura, a noi soprattutto un gesto che sta a metà strada tra il tragico e il ridicolo. Ed è per questo che abbiamo deciso di fare ciò che il ministero dei Beni culturali e i suoi funzionari non si erano sentiti di approvare: proiettarlo, nello stesso giorno in cui l'avrebbe doputo fare il MAXXI.
L'appuntamento è dunque per mercoledì 13 febbraio alle 21 al Teatro Eliseo di Roma. L'ingresso è libero ma i posti sono ovviamente limitati e dunque sarà ammesso in sala solo chi si sarà prenotato on line (seguendo le istruzioni che trovate qui). Dopo la proiezione Bruno Manfellotto discuterà del film in un dibattito in sala insieme allo stesso Emmott e alla regista Annalisa Piras.
Il giorno dopo, giovedì 14 febbraio, il film sarà proiettato anche a L'Aquila (l'appuntamento è alle 18,00 al cinema Movieplex), città dove l'ex direttore dell'Economist torna dopo averla visitata nei giorni del terremoto. Anche in questo caso è possibile prenotare la partecipazione a questo link. I due eventi di Roma e L'Aquila sono organizzati in collaborazione con Terravision Group.
Da mercoledì 13 sarà inoltre possibile acquistare in download il film dal nostro sito.
"Girlfriend in a coma", la ragazza in coma del film, altri non è che l'Italia raccontata proprio nel passaggio dal governo disastro di Silvio Berlusconi. Diviso in tre ideali capitoli che rimandano allo schema della "Divina Commedia" – inferno, purgatorio e paradiso – il documentario-inchiesta di Bill Emmott e Annalisa Piras racconta il Bel Paese in piena libertà, in tutti i suoi aspetti negativi (i più: mafia, corruzione, burocrazia, inefficienza) e positivi (cultura, innovazione). È una fotografia impietosa, per certi versi indigeribile, un pugno nello stomaco che solo alla fine lascia intravedere una speranza di riscossa e di resurrezione, ma assai utile e illuminante, soprattutto perché ci mostra così come l'Italia è vista e immaginata dall'estero. Un film destinato a suscitare polemiche.
Attualità
8 febbraio, 2013Sarà 'l'Espresso' a mostrare per la prima volta in Italia il documovie 'Girlfriend in a coma' dell'ex direttore dell'Economist e di Annalisa Piras, la cui proiezione era stata impedita a Roma dal presidente del MAXXI, Giovanna Melandri
Emmott, ecco il film 'bloccato'
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