VatiLeaks, mons. Becciu: «I giornalisti hanno il diritto di pubblicare le notizie»

«Il dibattimento nel tribunale dello Stato Pontificio nei confronti di Nuzzi e Fittipaldi punta a chiarire il modo con cui le hanno ricevute, non il loro diritto a diffonderle». Così l'arcivescovo Sostituto della Segreteria di Stato a Radio Vaticana

Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, giornalisti italiani co-imputati nel processo "VatiLeaks", «Hanno tutto il diritto di pubblicare le notizie che ricevono» ma il dibattimento nel tribunale dello Stato Pontificio punta a chiarire il «modo con cui le hanno ricevute»: lo afferma l'arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, in un'intervista alla Radio Vaticana.

La fuga di documenti riservati del Vaticano  «è stata una vicenda che ha fatto soffrire tanto il Papa» - afferma l'arcivescovo sardo, ma «nello stesso tempo, però non lo ha piegato: ci ha dato anzi esempio di serenità, di coraggio e ha comunicato anche a noi la necessità e la volontà di andare avanti, di non lasciarsi condizionare da vicende negative che succedono attorno a noi e soprattutto da questa vicenda che è capitata».

«Per un altro verso - prosegue il Sostituto della Segreteria di Stato -  le due persone che sono accusate di aver diffuso i documenti certamente sono venute meno alla fiducia del Papa, ma  anche all'impegno, che avevano assunto con giuramento, di tener segrete le carte che avrebbero preso in mano. Vi sono anche i due giornalisti accusati di aver diffuso le notizie in maniera non corretta. Su questo punto vorrei precisare questo: i giornalisti hanno tutto il diritto di pubblicare le notizie che ricevono…. perché spesso in questo ultimo tempo hanno accusato il Vaticano di essere oscurantista e di usare metodi inquisitori. Non si tratta di mettere in discussione il loro diritto di diffondere notizie, ma casomai vi sono dubbi sul metodo, sul modo con cui hanno ricevuto le notizie! C'e' un processo in corso, il processo chiarirà questi dubbi».

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