
Il piano è stato predisposto soprattutto per la presenza lungo ?il perimetro di due industrie a rischio ambientale: la «Dipharma» che produce sostanze farmaceutiche ?e la «Ecoltecnica» che tratta rifiuti industriali pericolosi, già andata ?a fuoco una decina di anni fa.
Le squadre di vigili del fuoco necessarie per l’Expo sono state ottenute riducendo per sei mesi i turni di riposo. Ma a differenza degli 11 euro l’ora riservati ai pompieri in occasione della loro assistenza ?alle fiere, i turni da dodici ore all’Esposizione verranno pagati come lavoro ordinario: 7,50 euro l’ora.
L’emergenza già prevista riguarda la viabilità. Prima di tutto ?il traffico pesante: più che l’orario ?di apertura ai visitatori dalle 9 alle 23, preoccupano i camion che dalle 23 all’alba dovranno rifornire i padiglioni ?e rimuovere i rifiuti. Si prevedono fino a 900 mezzi in movimento: considerando una media di autocarri furgonati lunghi sette metri e trenta, bisogna smaltire ogni notte una coda di sei chilometri e mezzo. Un problema in più anche per i furgoni blindati che dovranno riempire i ventitré sportelli bancomat. La società Schenker ha ottenuto in esclusiva la certificazione di tutte le merci in entrata. E questo dovrebbe snellire le verifiche antiterrorismo sui camion affidate all’esercito.
Altro capitolo, le auto. I padiglioni sono a ridosso dei principali svincoli autostradali di Milano. Poiché la Fiera, a poca distanza, non sospenderà ?le sue manifestazioni, si prevedono giornate di lunghe code.