Le pagine sui social network che fanno della xenofobia il proprio pane quotidiano non si fermano neppure davanti ai tantissimi morti delle ultime ore. E continuano a dipingere un'Italia 'invasa' da 'criminali' stranieri e un governo debole o complice

Quasi mille migranti muoiono in mare solo perché in fuga dal terrore e dall’incubo. Ma non c’è pace, non c’è rispetto né tregua dell’odio, in tanti gruppi e pagine Facebook di area ultra-destrorsa, xenofoba, “identitaria” o per meglio dire razzista che nelle ultime ventiquattro ore hanno continuato a martellare la loro propaganda d'intolleranza. Mescolando notizie vere e fake, realtà e manipolazione, civiltà e regresso, insulti a Laura Boldrini e finanche a Matteo Salvini perché “troppo soft”. Nel mirino sempre loro: gli immigrati, i richiedenti asilo, i rifugiati. Persino nell’ora della tragedia apocalittica non c'è nessuna pietà. E nemmeno un minuto di silenzio in bacheca.

Prendiamo la pagina Facebook "Fuori tutti gli immigrati dall'Italia", dotata di ben 11 mila 'mipiace'. Alla voce informazioni è scritto “Sic Semper Tyrannis. Contro l'oppressione multietnica. La Resistenza Nazionale crede nell'unicità etnica e culturale dei Popoli europei e si oppone al tentativo genocida di annientarne le differenze. Contro l'invasione della nostra Terra. Oltre la destra e la sinistra”. Questa pagina fa capo al sito resistenzanazionale.com che però risulta “irraggiungibile a causa dei troppi accessi”. Sarà vero? Scorrendone gli ultimi post, sembrerebbe che nulla di terribile sia accaduto nella notte tra sabato e domenica nel canale di Sicilia. Scorre invece implacabile il consueto fiume in piena di articoli che, concatenati uno dopo l’altro, danno corpo all’assioma: “la cronaca nera è in subappalto agli stranieri. Che sono tutti sporchi, brutti e cattivi. E cioè, clandestini. Se stiamo male la colpa è tutta loro”.
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Nel post-ecatombe dei novecento migranti, alcuni tra i post di “Fuori tutti gli immigrati dall’Italia” recitano: “Risse a cinghiate tra famigliole rom"; "Donna in sottopasso: l'aspetta maniaco nordafricano";"La carica dei 101 hotel che ospitano profughi a casa nostra"; "Non ha biglietto, cinese sfascia porta bus"; "Direttore centro: profughi sono violenti, e loro lo bersagliano di tazze" (e tra i commenti si leggono perle come "cosa pretendete dalle scimmie?" o il sempreverde "parassiti"); "Amnesty vuole denunciare europei per barconi che affondano" (e anche qui uno stillicidio di repliche, per di più firmate con nome e cognome, esempio: "Se preferiscono possiamo andarli a prendere con delle navi da crociera..."). E che dire di questo titolo: “La Caritas usa l’8 per mille per regalare iPhone e sigarette ai clandestini (islamici)?

Il gruppo Facebook "Fuori tutti gli immigrati dall’Italia" conta 8233 membri. Ma è un gruppo chiuso, e la nostra domanda d’iscrizione non viene accettata. Non resta allora che fare un salto sul sito-madre, tuttiicriminidegliimmigrati.com (sottotitolo, “Hic sunt leones – Gli altri parlano d'integrazione, noi ve la mostriamo”). Tre le sezioni: Quanti sono gli immigrati in carcere? Reati e propensione al crimine. Detenuti per continente di origine. Pure qui, tra pestaggi sudamericani e “profughi africani a caccia di passanti con cocci di vetro”, non c’è praticamente traccia dell’ecatombe in mare.
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Sempre su Facebook cresce invece la forza numerica dell’analogo “Tutti i crimini degli immigrati in Italia. Ora basta” (“Informazione su quello che fanno gli immigrati clandestini che non vogliono integrarsi”): 1713 i mipiace, ma si lieviterà. Cosa hanno messo in copertina gli amministratori della pagina? Un falso articolo di “Repubblica.it” che annunciava una legge a favore degli immigrati in Italia, a cui sarebbero stati concessi, a pioggia, “1400 euro al mese, alloggio e bus gratuito e buoni pasto”.  Nel titolo anche la parola «Scandalo». Si tratta, appunto di un fake vecchio di anni sbugiardato a suo tempo anche da “Il muro dei boccaloni”.
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E poi “brilla” la pagina Facebook di "Imola Oggi” (quasi 56 mila mipiace per “il primo quotidiano telematico imolese” diretto da Armando Manocchia). Eccovi un’antologia degli ultimi post: “Si sapeva che andavano a parare lì. Cosa c'entra l'accoglienza, cosa c'entrano Frontex e Triton con un naufragio avvenuto in Libia, di fronte a Misurata?”; “Valori e culture di Santa Romana Chiesa” (“Immigrato senza biglietto sferra un pugno in faccia al controllore); “Cultura boldriniana” (che rimanda all’articolo sul sito web intitolato “Rissa tra richiedenti asilo al Cara di Bari, 100 immigrati coinvolti”); “Valori e culture a Roma: vigilessa scippata da un africano – il video”; “Visto che andate a fare opere di bene sino in casa altrui, perché tu e gli scout (foto di Renzi) con la chiesa e i ciellini non andate a recuperare le vittime cristiane trucidate per mano dei vostri fratelli musulmani e gli date degna sepoltura?”.

Una lettrice di “Imola Oggi”, Lucia, annota: “Ho un dubbio, che questo naufragio sia stato fatto di proposito per aumentare i soccorsi e favorire le invasioni. Sono schiavi della magia africana ed europea. Vergogna”. Altri affezionati lettori si preoccupano dell’ingente somma che potrebbe essere sottratta alle casse statali per riportare a galla il relitto. Nemmeno gli indiani sono dispensati: “Tra gli indiani e musulmani è una bella gara....per non parlare poi quando sono indiani musulmani”. Titola Imola Oggi: “Cremona: indiano ubriaco tenta di violentare la cognata, la picchia e distrugge la casa” (recita un commento: “E l’India vuole insegnare! Guardate i nostri marò”).

Anche la scena rock nazionale non è stata certo a guardare. Dall’engagement ideologico al disimpegno incivile. Sentite cosa hanno scritto sulla loro pagina Facebook i Nobraino, nomen omen, band “indie” romagnola con un forte seguito e con quasi 50 mila followers sul social network fondato da Mark Zuckerberg: “Avviso ai pescatori: stanno abbondantemente pasturando il Canale di Sicilia, si prevedono acque molto pescose questa estate”.

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