La Francia commemora il tragico anniversario dell'attentato al settimanale satirico francese, avvenuto un anno fa. In edicola,  un numero speciale tirato a un milione di copie. I giornalisti: «Ci capita ancora di ridere quando lavoriamo. Ma c'è sempre qualcosa su di noi che pesa»

Parigi e la Francia intera commemorano il tragico anniversario del 7 gennaio – quello che ormai per tutti é ‘il giorno di Charlie’ – già da una settimana. I primi sono stati i media con lunghi reportage televisi e scritti che raccontano cosa è cambiato da quella data, come si vive dopo, cosa è rimasto. In realtà il ricordo è stato sempre lì e gli attentati del 13 novembre hanno solo dato una triste continuità ai fatti di gennaio.

[[ge:rep-locali:espresso:285172765]] In edicola è uscito un numero speciale del settimanale, tirato a un milione di copie, con in copertina un dio barbuto e insanguinato con in mano un kalashnikov. L’editoriale di Riss, il direttore e uno dei sopravvissuti all’attentato nei locali del giornale, ha già suscitato polemiche per il tono forte con cui difende la laicità. Molte le copie richieste anche all’estero, soprattutto in Germania. In questo numero ci sono disegni postumi delle più celebri firme di Charlie – Charb, Wolinski, Cabu, Honoré et Tignous – tutti caduti sotto i colpi dei terroristi e dei contributi di personalità politiche e dello spettacolo come il ministro Fleur Pellerin o l’attrice Juliette Binoche.

Intanto, da alcuni mesi, la redazione - che era stata ospitata per quasi un anno nei locali di 'Libération' - ha traslocato. La vita dei giornalisti che lavorano a Charlie Hebdo è profondamente cambiata: quegli attimi di terrore che hanno sconvolto la loro esistenza e quella della Francia sono stati ripercorsi in un lungo documentario trasmesso lunedi’ da France 2 dove i sopravvissuti raccontano le loro sensazioni. Come il giornalista Laurent Leger: "Ci capita di ridere quando lavoriamo. Ma c'è sempre qualcosa su di noi che pesa"

[[ge:rep-locali:espresso:285172883]] Le commemorazioni ufficiali sono state anticipate per volere delle famiglie in modo da poterle vivere con meno clamore possibile:  il presidente della Repubblica François Hollande ha scoperto una prima targa (con un errore di ortografia nel cognome di Wolinski scritto con la ‘y’ finale al posto della ‘i’, errore che sarà corretto a breve) nella strada dell’ex redazione di Charlie Hebdo, rue Nicolas-Appert, dove tutto cominciò, una seconda nella strada vicina, boulevard Lenoir, dove fu ucciso il poliziotto Ahmed Merabet dai fratelli Kouachi in fuga, e la terza davanti all’hyper casher di porte Vincennes dove ci furono quattro vittime.

Sabato Hollande scoprirà un'altra targa, a Montreuil, che ricorderà Clarissa Saint-Philippe, la giovane poliziotta uccisa da Amedy Coulibaly. Tutte le cerimonie sono state o saranno volutamente brevi e sobrie, con un minuto di silenzio, e alla presenza dei familiari delle vittime. Hollande ha deciso di dare gli auguri ufficiali di buon anno alle forze di sicurezza del gruppo ‘Sentinelle’, quello specifico preposto alla protezione di luoghi sensibili dal terrorismo, dal cortile della Prefettura.

Domenica sarà un’altra giornata importante per commemorare i caduti: teatro non poteva che essere place de la République, diventata ormai il ritrovo a cielo aperto di tutti coloro che vogliono ricordare le vittime del terrorismo. Ci sarà una cerimonia che ricorderà le vittime di entrambi gli attacchi terroristici del 7 gennaio e del 13 novembre: verrà scoperta un’altra targa ai piedi di una quercia alta dieci metri, che sarà piantata per l’occasione al centro della piazza e che diventerà ‘l’albero del ricordo’.

Tra le mille persone invitate (famiglie delle vittime, sopravvissuti e politici) che parteciperanno a questo momento solenne ci sarà il cantante Johnny Hallyday che accompagnato da un chitarrista canterà ‘Un dimanche de janvier’ (‘Una domenica di gennaio’), canzone che ha scritto sul tema della mobilitazione dei francesi, ricordando quella immensa della manifestazione dell’11 gennaio 2015.

Ci sarà un maxi schermo che trasmetterà il tutto per permettere a chi lo vuole di poter seguire la cerimonia vicino la piazza transennata per l’occasione. Transenne che saranno poi tolte. Nel pomeriggio si svolgerà un’altra cerimonia con il sindaco Anne Hidalgo nel corso della quale saranno illuminate quercia e statua della piazza. Quella di domenica è la prima manifestazione popolare che permetterà ai francesi di rendere omaggio alle vittime: con lo stato d’urgenza in atto è proibito qualunque tipo di assembramento pubblico.