Dieci anni fa, quando 'Gomorra' arrivò in libreria, solo il 22 per cento degli italiani riteneva la criminalità organizzata un problema non solo del Sud, ma dell'intera Italia. Oggi la maggioranza ritiene invece che siano potenti in tutta Italia

Mafie, come cambia la percezione degli italiani

Nel 2006, al momento dell’uscita di “Gomorra” in libreria, solo il 22 per cento degli italiani era convinto che gli interessi della criminalità mafiosa fossero diffusi su tutto il territorio nazionale, per il restante 78 per cento era una questione solo delle regioni del Sud. In dieci anni questa percezione si è quasi ribaltata.
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Oggi il 61 per cento ritiene che le mafie siano potenti in tutta Italia e solo un quarto le confina nel Meridione. «A colpire», afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento, «è soprattutto il trend.

Sono convinti della presenza mafiosa in tutta la penisola più di 6 italiani su 10: quasi 40 punti percentuali in più in dieci anni, con un incremento di 15 punti dal 2014».
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 Nota informativa L’indagine è stata condotta l’1 ed il 2 maggio 2016 dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per il settimanale l’Espresso su un campione stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Metodologia ed approfondimenti su: www.demopolis.i

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