Il video acquisito dal tribunale di Roma che lo sta giudicando per associazione mafiosa fa vedere l'esultanza del “nero”, con i modi che gli sono più consoni, che portano in un'aula di giustizia l'apologia del fascismo
Il capo di mafia Capitale, Massimo Carminati saluta la conclusione della deposizione del “compagno” Salvatore Buzzi con il saluto fascista. Il video acquisito oggi dal tribunale di Roma che lo sta giudicando per associazione mafiosa fa vedere l'esultanza del “nero”, con i modi che gli sono più consoni, ma che portano in un'aula di giustizia l'apologia del fascismo.
Si concretizza così. Episodi che non si sono mai visti negli ultimi decenni durante un dibattimento. Roba che il presidente del tribunale, oggi, ad apertura di dibattimento, ha voluto sottolineare che non è possibile tollerare in un processo penale e per questo motivo ha annunciato che prenderà provvedimenti. Prima ha voluto visionare il video che mostra Carminati così, fascista più che mai.
[[ge:rep-locali:espresso:285263619]]C'è da restare stupefatti, perché il saluto fascista arriva a conclusione e per salutare le parole del comunista Buzzi. Destra e sinistra una volta erano altra cosa. Oggi forse uno di loro è altra cosa. In mezzo al “rosso” e al “nero” ci sono i loro affari, ottenuti sulle spalle dei romani con i soldi pubblici sottratti al Campidoglio e dunque alle tasche dei cittadini.
Le immagini sono mostrate in aula e l'esultanza dell'imputato detenuto al 41 bis descrive questo personaggio accusato di avere creato un'organizzazione criminale che ha legami neri con il passato a cominciare con la Banda della Magliana per passare ai Nar, i nuclei armati rivoluzionari. Una nuova mafia, che però molti romani stentano ancora a riconoscere come tale.
«Eravamo la Terza Internazionale più Carminati»: dice Salvatore Buzzi e Carminati rivolto verso la telecamera che lo riprende, e guardando lo schermo che inquadra il “compagno” lo omaggia alzando il braccio destro, mano tesa, saluto fascista ed esulta, sbeffeggiando lo Stato rappresentato dai magistrati in aula. Questo è Carminati.