La nostra ultima copertina dedicata al potere degli uomini, mai sparito ma oggi persino diventato ancora più arrogante nella sua manifestazione, ha scatenato le ire di molti. A dimostrazione che il tema è ancora tabù

I maschi sono tornati, abbiamo scritto sulla copertina dell'Espresso di questa settimana. E infatti, da quando la cover è stata annunciata, molti di loro, “i maschi”, hanno iniziato ad attaccarci.

Il servizio di copertina composto dal lavoro di nove tra giornaliste e scrittrici punta il dito contro discriminazione, autoritarismo e violenza di genere che, pur senza essere mai scomparsi, negli ultimi tempi hanno ripreso a manifestarsi con maggiore arroganza, come svariati esempi dimostrano: dalle “ombrelline” fotografate a tenere al fresco alcuni politici impegnati in un dibattito pubblico fino a certi comportamenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Un lavoro dalle diverse sfaccettature e con interventi di professioniste di settori diversi che ha scatenato le ire del macho nostrano, impegnato da alcuni giorni a intasare le caselle mail della redazione con lo stesso messaggio copincollato o a commentare e insultare sulla nostra pagina Facebook.

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Critiche che, come da tradizione del nostro settimanale, accogliamo sempre con piacere ma che, in questo caso, sono spesso sfociate nello sfogo sessista che abbiamo voluto denunciare. Come altro si potrebbe definire il commento: «Ehi, femminucce, se l'Italia e gli uomini italiani non vi piacciono, la soluzione esiste ed è la seguente: trasferirsi altrove. Magari nei "paradisiaci" paesi sudamericani», seguito poco dopo da un altro commento assai più illuminato: «Pretendo le immediate scuse da parte delle stupide galline che per frustrazioni personali generalizzano contro gli uomini».

Gli insulti alle giornaliste e autrici del servizio non si contano: «Meritate di essere licenziate in tronco, voi femministe che avete scritto questa fogna» o «Quante donne ci vogliono per scrivere stronzate? Basta vedere in quante hanno scritto st'articolo?». Fino al suggerimento di darsi fuoco: «Siete la feccia, il maschio è stato annientato da merde come voi, la virilità è diventata un crimine. Datevi fuoco».

Non manca chiaramente la fronda complottista: «Spettabile redazione dell'Espresso, da cittadino (ahimè maschio), vorrei gentilmente chiedere questo: economicamente, quanto vi rende promuovere le varie campagne governative di diffamazione mediatica dei cittadini di sesso maschile? Spero che lA nostrA spettabile (scusate non riesco a convertirlo al femminile "puro") presidentessA della Camera Laura Boldrini vi stia ringraziando adeguatamente».

Maschilismo is back
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17/7/2017
E per chiudere, dall'insulto al puro delirio il passo è breve. Difficile definire il altro modo questo messaggio arrivato via mail: «Vedo solo donne alle guide di grosse macchinine e gli alberghi tutto esaurito da signore sugli ente che si rilassano col ragazetto di turno eppure ho ancora fiducia delle tante mamme e tanti papà purtroppo chi in genere è trascinato e subisce sono i padri che subiscono di continuo false accuse da donne che arrivano ad usare i figli per estorcere denaro i profitti ma abiamo (testuale ndr) scoperto come smascherarvi il vostro è uno dei tanti modi per far soldi mi fate schifo se poi volete affrontare il problema dicendo la verità con dati alla mano non aspetto altro un consiglio andate a fare la calzetta».

Sì, il maschilismo è ancora un problema di cui vale la pena parlare.