Attualità
11 ottobre, 2023

I timori di Zelesnky per la guerra in Ucraina. Il prezzo del gas in salita. La Lega vuole riformare i tribunali per l'immigrazione. I fatti del giorno da conoscere

Israele prepara l'offensiva: schierati 300mila soldati. La conta dei morti sale oltre le duemila vittime

Israele: “Almeno 1.200 morti. La maggior parte erano civili”  
È salito ad almeno 1.200 morti e oltre 2.700 feriti il bilancio delle vittime in Israele dell'attacco lanciato sabato scorso da Hamas. Lo ha confermato il portavoce delle forze israeliane (Idf), Jonathan Conricus, parlando di un bilancio «impressionante» e «inimmaginabile». La «stragrande maggioranza» delle vittime erano civili, ha sottolineato. «Purtroppo - ha aggiunto - qualcosa mi dice che questi numeri non sono definitivi». Mentre sarebbero oltre 900 i palestinesi morti negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, secondo fonti palestinesi. L'esercito israeliano afferma che circa 300.000 soldati sono attualmente di stanza vicino alla Striscia di Gaza per la guerra contro Hamas. «Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300.000 in tutto», ha spiegato Conricus. «E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani», ha aggiunto il tenente colonnello dell'Idf.   

 

Biden: “Hamas è il male. Israele ha il diritto di difendersi” 
«Pieno sostegno» a Israele, che «ha il diritto e il dovere di difendersi», e «ferma condanna» di Hamas, i cui atti terroristici sono «il male allo stato puro che si è scatenato sul mondo», paragonabili alle «carneficine dell'Isis»: Joe Biden parla all'America e al mondo in diretta tv dalla Casa Bianca, allungando la lista delle vittime americane (da 11 ad almeno 14) e confermando per la prima volta che ci sono ostaggi statunitensi. Ci sono inoltre 20 americani dispersi, come ha rivelato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, mentre il dipartimento di Stato ha riferito che nei prossimi giorni il segretario di Stato Antony Blinken volerà in Israele. Nel suo discorso fermo e solenne, in ritardo di un'ora e mezzo sul programma, il commander in chief ha messo in chiaro che «non ci sono giustificazioni per il terrorismo» dopo questa «brutalità che ricorda le peggiori pagine della storia», annunciando di essere pronto a fornire ulteriori risorse aggiuntive a Israele, comprese munizioni e intercettori per rifornire lo scudo anti missile Iron Dome. «Nessuno spazio per l'odio neppure in Usa» dove il presidente ha fatto rafforzare le misure di sicurezza nei centri ebraici. 

 

Zelensky, violenza in Israele distrae da guerra Ucraina  
«L'attenzione internazionale» sul conflitto in Medio Oriente «rischia di distogliere l'attenzione dall'Ucraina», ha dichiarato in un'intervista a France2 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando di aver parlato al telefono con il primo ministro israeliano. Per Zelensky la Russia è dietro gli attacchi terroristici «perché ha interesse che ci sia una terza guerra mondiale». Con Benjamin Netanyahu, Zelensky ha discusso della situazione e delle violenze che «testimoniano il fatto che la Russia cerca davvero di compiere azioni destabilizzanti su tutto il territorio nel mondo». «Per i nostri servizi di intelligence non ci sono dubbi. Abbiamo informazioni, che non posso rivelare, ma abbiamo tutte le indicazioni che la Russia sta aiutando lo svolgimento di determinate operazioni terroristiche. Non è la prima volta che lo fanno. Lo hanno fatto in Siria, lo hanno fatto in Ucraina, in particolare in Crimea, nei territori temporaneamente occupati del Donbass, prima di avviare un vasto guerra su larga scala», ha aggiunto il presidente Ucraino. 

 

Prezzo del gas in salita. Il Governo: “Nessun timore”   
I mercati digeriscono i timori della vigilia dopo l'attacco di Hamas a Israele e restano tonici. Segna però un balzo il prezzo del gas: +2,5% a 49,4 euro, con lo stop di Israele al giacimento offshore Tamar e la perdita a un gasdotto tra Finlandia ed Estonia. Palazzo Chigi fa sapere che per ora non c'è preoccupazione per le forniture energetiche italiane. In audizione sulla Nadef, l'Ufficio parlamentare di bilancio indica incertezze nel programma di dismissioni mobiliari. Giorgetti replica che le privatizzazioni sono realizzabili.  

 

4 sì Camera su Israele, ma fallisce risoluzione unitaria 
Dopo una notte e un giorno di trattative, maggioranza e opposizioni non riescono a percorrere la via del documento unitario su Israele. E alla fine passano 4 diverse risoluzioni alla Camera - e tre mozioni al Senato - con voti favorevoli incrociati, che permettono a ciascuno di sfilarsi dai punti più delicati. La maggioranza chiede lo stop ai fondi ad Hamas e di "sviluppare una azione diplomatica" per evitare una "escalation". Iv-Az e +Europa ne presentano di loro. La sinistra di Avs si astiene da tutte tranne quella controfirmata con Pd e M5s, che viene votata per parti separate: la maggioranza non vuole sottoscrivere che le responsabilità che hanno mandato in frantumi negli anni il processo di pace vadano addebitate non solo ad Hamas, che riceve la condanna dem "senza se e senza ma", ma anche al governo di Benjamin Netanyhau. 

 

La Lega pensa alla riforma dei tribunali per l’immigrazione 
Si terrà oggi il question time in commissione Affari costituzionali alla Camera per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sul video della giudice Apostolico. La Lega intanto pensa a una riforma delle sezioni dei tribunali specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Ue. Lo scopo dichiarato è offrire alcune proposte agli alleati di governo, così da rivedere composizione e prerogative delle sezioni, per "garantire una maggiore celerità nei responsi e una piena terzietà dei pronunciamenti".   

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Le guerre di Bibi - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 20 giugno, è disponibile in edicola e in app