Attualità
16 ottobre, 2023

Svolta in Polonia con la vittoria dei filo europeisti. Meloni incontra il Re di Giordania. L'aiuto ai redditi più bassi nella manovra. Gli 80 anni dal rastrellamento del ghetto ebraico di Roma. I fatti da conoscere

Biden: «Israele distrugga Hamas, ma non occupi Gaza». Le notizie del giorno

Biden: “Israele distrugga Hamas, ma no all’occupazione di Gaza” 
Israele «deve rispondere. Deve attaccare Hamas», che è «un gruppo di codardi che si nascondono tra i civili». Ma occupare la Striscia di Gaza sarebbe «un grosso errore». Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una intervista a 60 Minutes della Cbs, sottolineando che «è necessaria un'autorità palestinese. È necessario che ci sia un percorso verso uno Stato palestinese». Biden ha aggiunto che «Israele sta dando la caccia a un gruppo di persone che hanno commesso una barbarie tanto grave quanto l'Olocausto. E quindi penso che Israele debba rispondere». In merito alle prossime azioni su Gaza, il presidente Usa ha detto di essere «fiducioso che Israele agirà secondo le misure, le regole della guerra». Biden ha quindi spiegato che la sua amministrazione sta lavorando con l'Egitto per arrivare alla creazione di un corridoio umanitario che permetta di «far uscire questi bambini e donne» da Gaza. «Sono fiducioso - ha detto - che ci sarà la possibilità per gli innocenti di Gaza di avere accesso alle medicine, al cibo e all'acqua». Gli Stati Uniti, dal canto loro, a Israele «forniremo loro tutto ciò di cui hanno bisogno».

 

Svolta in Polonia: la maggioranza va all’opposizione filo europea 
«La democrazia ha vinto. La Polonia ha vinto»'. Così Donald Tusk, ex primo ministro polacco ed ex presidente del Consiglio europeo, ha rivendicato la vittoria della Coalizione Civica formata dai partiti di opposizione alle elezioni generali. Secondo gli exit poll, il partito di governo Legge e Giustizia (PiS) ha ottenuto il 36,8% dei voti, Coalizione Civica (Ko) il 31,6%, Terza Via il 13% e La Sinistra (Lewica) l'8,6%. Se confermato, il risultato farebbe sì che la Coalizione Civica, la Terza Via e la Sinistra avrebbero la maggioranza nel parlamento polacco. Con un'affluenza alle urne al 72,9%, la più alta dalla caduta del comunismo nel 1989. «Sono l'uomo più felice della terra», ha affermato Tusk rivolgendosi ai suoi sostenitori e rivendicando di avere abbastanza voti per spodestare il partito al governo, il PiS di Jaroslaw Kaczynski in carica da otto anni. «Questa è la fine dei tempi brutti, questa è la fine del governo PiS», ha detto Tusk, 66 anni, incontrando i suoi elettori a Varsavia. 

 

Meloni oggi incontra a palazzo Chigi il re di Giordania Abdullah II 
Evitare che la violenza a Gaza degeneri in un conflitto allargato in Medio Oriente e proteggere le vite dei civili. L'Italia lavora su queste due direttrici per affrontare la crisi tra Israele e Hamas, e per fare questo punta sul coinvolgimento dei principali attori arabi. La Giordania è uno di questi, ed in questo quadro Roma attende oggi la visita di re Abdallah, prima tappa di un tour diplomatico che passerà anche da Berlino, Parigi e Londra. Il sovrano hashemita sarà ricevuto dalla premier Giorgia Meloni, e Palazzo Chigi ospiterà un dialogo a quattro allargato al ministro degli Esteri Antonio Tajani ed il suo omologo per fare il punto della situazione. La risoluzione del conflitto arabo-israeliano è sempre stata una priorità a livello regionale per la Giordania, un Paese in cui metà della popolazione è palestinese ed in cui il re è il custode dei luoghi santi musulmani a Gerusalemme. Allo stesso tempo, Amman vuole mantenere un dialogo con Israele per mantenere un equilibrio nell'area. Non a caso, dopo l'attacco del 7 ottobre, lo stesso Abdallah ed il suo ministro degli Esteri hanno attivato intensi contatti internazionali, a partire dal presidente americano Biden, per favorire una de-escalation a Gaza. Adesso il re giordano chiederà aiuto agli europei, soprattutto Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna.

 

Aiuti ai redditi bassi, la manovra oggi in Consiglio dei Ministri 
Risorse scarse, novità poche e carte coperte, sui dettagli, fino all'ultimo. La presidente Giorgia Meloni e il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti si apprestano a portare sul tavolo del Consiglio dei ministri la seconda manovra del governo di centrodestra che rinvia i progetti di riforma a tempi migliori, tolto l'avvio della nuova Irpef. Che favorirà, come il taglio del cuneo, soprattutto i redditi medio-bassi. D'altronde, il momento è complesso e bisogna essere «seri, prudenti e responsabili» il messaggio che la stessa premier darà anche all'opinione pubblica, in una conferenza stampa già programmata appena un'ora dopo l'inizio del Cdm. Un'approvazione lampo, quella che Mef e Palazzo Chigi contano di ottenere. L'accordo di massima con gli alleati c'è, e per tutta la domenica si lavora per chiudere almeno le linee generali e le macro voci che andranno inviate a Bruxelles con il Draft Budgetary Plan, che contiene l'ossatura della manovra. Nella consapevolezza che comunque serviranno tempi supplementari, come accade ogni anno, per limare l'articolato vero e proprio della legge di Bilancio da inviare alle Camere. In Senato, da dove partirà l'iter parlamentare, non si aspettano il ddl prima del 26-27 di ottobre ma c'è chi scommette che arriverà dopo il ponte di Ognissanti. 

 

Violenza sessuale a sette alunne, preside agli arresti domiciliari 
I carabinieri di Caltagirone, nel catanese, hanno posto agli arresti domiciliari un 61enne di Grammichele, accusato di violenza sessuale e tentata violenza sessuale. A far scattare le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone la querela sporta da una 15enne, studentessa di un istituto scolastico del Comune di Grammichele, in provincia di Catania, nei confronti del proprio dirigente scolastico, dal quale avrebbe patito, in più di una occasione, atti di natura sessuale. Le attività investigative dei Carabinieri avrebbero poi ricostruito un quadro più ampio di avances subite anche da altre studentesse minorenni. In totale, infatti, sarebbero 7 le giovani donne vittime, nel corso dell'anno scolastico, delle molestie del preside. Dal racconto delle ragazze, sarebbe infine emerso il modus operandi dell'arrestato. Quest'ultimo avrebbe più volte convocato le alunne nel proprio ufficio di presidenza con la scusa di discuterne il rendimento scolastico, dicendo loro, una volta soli, che le avrebbe ''sculacciate'' o ''prese a morsi'' se non avessero studiato. In quelle occasioni, avrebbe inoltre cercato approcci fisici con abbracci, pacche sul fondoschiena, toccamenti di zone erogene come i fianchi e carezze sui ventri nudi. In due circostanze l'uomo si sarebbe addirittura spinto nello strusciare, durante un abbraccio, la mano della minore contro le sue parti intime, nonché avrebbe posato le sue dite sulle labbra della studentessa, dopo averle lui stesso baciate 

 

Roma commemora l’ottantesimo anniversario del rastrellamento degli ebrei 
Nel Ghetto di Roma blindato, oggi, si ricorderà il rastrellamento preludio all'inferno della Shoah. La storia che terribilmente sembra ripetersi e tra quelle vie che hanno già vissuto il dolore compaiono ora le foto degli ostaggi di Hamas. Anche 80 anni fa ci fu la caccia all'ebreo casa per casa per deportarli nei campi di sterminio. Il 16 ottobre 1943 l'orrore del nazifascismo devastò l'intera comunità di Roma che ora si prepara a celebrare il ricordo di quell'orrore. Nessuno, però, avrebbe mai pensato che proprio negli stessi giorni Israele finisse sotto attacco dei terroristi, con i morti e gli ostaggi sequestrati da Hamas. Per questo oggi il giorno del ricordo sarà sorvegliato più che mai, vista anche la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che chiuderà la marcia della Memoria. Il corteo sfilerà lungo le strade della Capitale, dal Campidoglio fino allo slargo nel cuore del Ghetto che porta il nome di quella tragica data: 16 ottobre 1943. Le celebrazioni, organizzate dalla comunità ebraica di Roma insieme con l'amministrazione comunale e con la comunità di Sant'Egidio, hanno rischiato modifiche per motivi di sicurezza ma alla fine tutto è stato confermato. "Non staremo al gioco dei terroristi", è un po' la sintesi del pensiero che unisce l'intera comunità. E così alle 17:30, la marcia della Memoria prenderà il via da piazza del Campidoglio per raggiungere il Ghetto intorno alle 19. A guidare l'iniziativa saranno il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della comunità ebraica della Capitale Victor Fadlun. Sul palco al portico d'Ottavia si alterneranno gli interventi istituzionali mentre il presidente Mattarella deporrà una corona d'alloro lungo il muro che costeggia la sinagoga. Sarà un momento di ricordo, ma anche di solidarietà al popolo israeliano e alle famiglie delle vittime del conflitto. Inevitabile sarà il dispiegamento delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza di celebrazioni considerate ovviamente ad alto rischio. Per questo la Questura ha disposto un imponente piano di sicurezza, implementato e rafforzato ieri dopo il Comitato al Viminale. Il percorso della marcia sarà bonificato e presidiato, così come avverrà all'interno del Ghetto, che oggi ha già ospitato la camminata silenziosa per ricordare i 1.022 ebrei deportati dai nazisti. Per le vie del Ghetto, accanto ai tantissimi giovani, hanno sfilato anche i sopravvissuti di Auschwitz Sami Modiano e Tatiana Bucci, mentre su alcune ringhiere sono comparsi i manifesti delle persone scomparse e prese in ostaggio in Israele. "Fino a quando Dio mi darà la forza di farlo, io non mi fermerò", le parole di Modiano, 93 anni da sempre al fianco degli studenti che quest'anno torneranno anche a vivere il viaggio della Memoria. 

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