Diritti negati

Una coppia di due uomini può adottare: autorizzata la trascrizione e condannati Comune e Ministero dell'Interno

di Simone Alliva   16 novembre 2023

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La Corte d'Appello di Palermo dà ragione a due famiglie omogenitoriali che avevano adottato quattro bambini in Inghilterra e si erano viste negate le trascrizioni dalle istituzioni. Rete Lenford: «Questi due processi sono costati allo Stato italiano oltre 10.000 euro sottratti al welfare e a finalità pubbliche»

La notizia è di quelle che fa tirare un sospiro di sollievo alle famiglie arcobaleno ed è destinata ad agitare il governo Meloni, condannato a pagare 10mila euro a due coppie di papà. La Corte d’Appello di Palermo ha infatti accolto i due ricorsi presentati da Rete Lenford per la trascrizione in Italia di quattro sentenze, pronunciate in Inghilterra, con le quali due coppie di uomini avevano adottato quattro bambini. La Corte ha anche condannato il Ministero dell’Interno e il sindaco di Palermo (in quanto ufficiale dello stato civile e delegato periferico del ministero) a pagare alle coppie oltre 5.000 euro per ciascuno dei due ricorsi.

 

Una storia che parte dal Regno Unito. Nel 2012, con due sentenze una coppia di uomini - formata da un cittadino italiano e un cittadino inglese - decide di adottare in Inghilterra due bambini di nazionalità britannica; sempre in Inghilterra, con una sentenza del 2015 e una del 2017 un’altra coppia di uomini, di cui uno italiano e l’altro francese, adottata due bimbi inglesi.

 

Il Sindaco di Palermo, nonostante i chiarimenti che Rete Lenford aveva fornito, non aveva mai provveduto a trascrivere le quattro sentenze in Italia, lasciando i figli delle coppie, ormai divenuti adolescenti, una volta attraversati i confini italiani del tutto inesistenti per lo Stato e privi di genitori legalmente riconosciuti. Famiglie fantasma. Il Comune non recepiva una serie di norme internazionali che riconoscono automaticamente la trascrizione dell'adozione fatta in un altro Paese dove vivono nei registri dello Stato civile della nazione dell’altro genitore. Eppure si trattava di un atto dovuto, come aveva già sancito una sentenza di Cassazione a sezioni unite ignorata sia dalla precedente che dalla nuova amministrazione. Gli uffici del Comune avevano giustificato il diniego con l’assenza di disposizioni chiare da parte del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, così i legali hanno presentato ricorso alla corte d’Appello.

 

Le due coppie assistite dagli avvocati Stefano Chinotti e Vincenzo Miri di Rete Lenford, hanno quindi chiesto alla Corte di Appello di Palermo di condannare il Sindaco di Palermo e il Ministero dell’Interno alla trascrizione delle quattro sentenze, insistendo anche per la condanna alle spese di lite. La Corte, come già fatto in passato anche dalla Cassazione, ha accolto entrambe le richieste, inserendo i nominativi accanto ai cognomi dei due papà. A sostegno della decisione, i giudici hanno ribadito la sentenza favorevole della Cassazione nel 2021 sulle «trascrivibilità delle sentenze straniere di adozione legittimate da parte di coppie omoaffettive composte da un cittadino italiano e uno straniero residenti all’estero». Anche se la pronuncia della Corte Suprema non «dirime la problematica sulle adozioni, ma segna ulteriori spunti di riflessione sul disomogeneo trattamento delle coppie sam sex residenti in Italia».

 

Gli avvocati Chinotti e Miri hanno così commentato: «Oltre alla soddisfazione per aver reso giustizia a quattro bambini, speriamo davvero che queste sentenze siano di monito per tanti altri Sindaci, che ancora oggi si rifiutano di trascrivere sentenze straniere di adozione che indicano due mamme o due papà. Abbiamo già fatto lunghi anni di battaglie giudiziarie e non è tollerabile che coppie di mamme e di papà, già tali all’estero, debbano sostenere costi e tempi di processi per far valere i diritti dei propri figli e delle proprie figlie. Questi due processi, che complessivamente costano allo Stato italiano oltre 10.000 euro sottratti al welfare e a finalità pubbliche, devono convincere tutte le Istituzioni ad applicare la legge senza alcuna discriminazione. Non lo nascondiamo: siamo davvero molto contenti».

 

In Italia ci sono quasi centomila figli di coppie omogenitoriali, una realtà che proprio nell'interesse dei minori chiede un intervento più solido del continuo slalom tra sentenze, autorizzazioni, testamenti e documenti notarili di cui sono esperte ormai molte coppie gay e lesbiche.