

«I dati mostrano chiaramente come ci sia una certa diffidenza verso il consumo di carne coltivata. Da una parte esiste la consapevolezza che il suo utilizzo aiuti l’ambiente, dall’altra essa viene ancora considerata un cibo poco genuino con possibili effetti negativi sulla salute. In sintesi, la maggioranza è contraria alla sostituzione della carne da allevamento con quella coltivata». Gianni Prandi, fondatore e membro del Cda di Vidierre – Assist Group
