Dopo la vittoria alle amministrative, Meloni accelera sulle riforme
Incassata la vittoria elettorale alle amministrative, Giorgia Meloni spinge sulle riforme. Oggi incontrerà le parti sociali, sindacati e imprese, per esaminare le ricette per contrastare l'inflazione ma anche per parlare di riforma delle pensioni. In settimana è poi previsto un giro di riunioni sulle riforme istituzionali, sulla giustizia e sul fisco. In Senato la commissione Bilancio valuterà oggi se avviare una indagine conoscitiva sui costi dell'autonomia. Sempre in Senato, oggi pomeriggio, è prevista la discussione sul decreto Siccità. Il ministro della Difesa Guido Crosetto sarà in audizione al Copasir: previsto un settimo decreto per l'invio di armamenti all'Ucraina.

Boccia: «Risultato scontato. Elly Schlein si è trovata alleanze già fatte»
«Era il risultato più probabile, anche perché molti Comuni erano già nelle mani del centrodestra. Peraltro nessuno ha mai pensato che la destra al governo potesse indebolirsi in 7 mesi. Le elezioni amministrative dipendono da un mix di proposte locali, credibilità dei candidati e, parzialmente, anche dal vento nazionale. Dico parzialmente perché ho visto commenti trionfalistici. Ma chi pensa che il sindaco uscente di Pisa abbia vinto grazie al decreto rave o al decreto sulle Ong sbaglia analisi. Vorrei ricordare che noi a giugno del 2022 vincemmo ovunque e tre mesi dopo perdemmo male le Politiche. La nostra sconfitta nei Comuni capoluogo è netta e chiara, ma dedurne un'analisi politica che porta all'autoesaltazione della destra è fuori luogo». Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, commentando al Corriere della Sera i risultati delle elezioni amministrative. «Intanto vorrei ricordare una cosa: Elly Schlein si è insediata il 12 marzo. Non c'è stata un'alleanza decisa dalla nuova segreteria e le liste del Pd erano di fatto già chiuse. Il Partito democratico nei consigli comunali è la prima lista anche rispetto a Fratelli d'Italia, dopodiché questo particolare non ci consola. Però è bene ricordarlo a chi non è quasi presente in nessun consiglio comunale, ma dice che il problema è il Pd. La critica al Pd non la fa Fratelli d'Italia ma la capogruppo del Terzo polo al Senato».

Polveriera nei Balcani: 41 feriti, 14 italiani
Quarantuno militari della Kfor (la forza di pace Nato attiva in Kosovo) sono rimasti feriti durante gli scontri con i manifestanti serbi che dallo scorso venerdì protestano per impedire ai sindaci neoeletti di etnia albanese di raggiungere i loro uffici. Di questi quattordici feriti sono italiani, tre sono gravi ma non in pericolo di vita: avrebbero riportato ustioni e fratture. I militari della Kfor erano intervenuti per disperdere i circa 300 dimostranti serbi che nella protesta si erano seduti davanti al Municipio di di Zvecan per contestare il nuovo sindaco di etnia albanese. Previste per oggi altre proteste.

La Romagna in attesa di Mattarella
Primo giorno di allerta gialla a quasi venti dalla devastante alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna. A Conselice si fa il conto alla rovescia per la fine dell'acqua in strada e si guarda alla ricostruzione. Stefano Bonaccini: «La scelta del commissario non sia un calcolo elettorale. Dalla Ue ci aspettiamo centinaia di milioni, hanno preso un impegno preciso». Oggi arriva nelle zone colpite il presidente della Repubblica, che ieri ha ricevuto dal papa il Premio Paolo VI, e ha deciso di destinare la somma collegata al riconoscimento alla comunità Giovanni XXIII per le case di accoglienza colpite dall'alluvione.

Terzo attacco russo in 24 ore su Kiev
Una persona è morta e altre 4 sono rimaste ferite nell'attacco russo di questa notte su Kiev, il terzo in 24 ore, sottolinea l'amministrazione militare della città. Frammenti di un drone Shahed-136 hanno colpito un edificio provocando un incendio. «Il nemico cambia costantemente le armi per l'attacco - aggiunge il comando militare - dopo il drone combinato missilistico e poi balistico, l'aggressore ha utilizzato esclusivamente UAV». Circa 20 droni sono stati lanciati contro la città. Pezzi di drone hanno provocato un incendio in una casa e bruciato tre auto in altri quartieri. I raid aerei di stanotte hanno colpito.

La Cina lancia Shenhou16 verso la stazione spaziale
La missione della Shenzhou16, montata in cima al razzo Long March-2F Y16, ha preso il via con il lancio dal Jiuquan Satellite Launch Center, nel nordovest della Cina, con i suoi tre astronauti a bordo che incontreranno l'equipaggio della Shenzhou-15 alla stazione spaziale Tiangong, ha riferito il Quotidiano del Popolo. Gli astronauti a bordo sono Jing Haipeng, Zhu Yangzhu e Gui Haichao, che è il primo taikonauta civile cinese, contro la tradizione militare. Gui, esperto di carico utile, è un professore all'Università di aeronautica e astronautica di Pechino.

Sparatoria a Hollywood
Nove persone, 5 adulti, 3 bambini e un adolescente, sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta nel tardo pomeriggio sull'affollato lungomare di Hollywood, in Florida. Secondo la polizia ci sarebbe stata una rissa tra due gruppi di persone che, all'esplodere degli spari, ha provocato un fuggi fuggi generale tra la folla assiepata durante il Memorial Day. In Messico uno scontro a fuoco fra agenti della polizia nazionale e un gruppo di sospetti criminali si è concluso con un bilancio di dieci morti, membri di una banda, e almeno cinque poliziotti feriti.

Legge anti-Lgbt in Uganda: carcere e pena di morte
Il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, ha firmato una legge contro l'omosessualità, che introduce misure descritte fra le più draconiane al mondo. Lo si legge sull'account Twitter della presidenza ugandese. Il provvedimento, quando era ancora disegno di legge prima di essere approvato dal parlamento, era stato condannato con forza dai governi occidentali e dalle organizzazioni per i diritti Lgbtq+ e per i diritti civili. La norma è stata approvata alla quasi unanimità il 2 maggio con un testo leggermente modificato, nel quale si precisa che il semplice essere omosessuale non costituisce di per sé un reato, mentre lo sono gli "atti omosessuali". Non è stato invece modificato l'articolo che prevede anche la pena di morte in caso di recidiva, detta "omosessualità aggravata". Sono inoltre previsti fino a 20 anni di carcere per la "propaganda omosessuale”. Una stretta, quella decisa dalla nuova legge firmata dal presidente Yoweri Museveni, che Joe Biden ha bollato come «una tragica violazione dei diritti umani universali», chiedendone la revoca con una velata minaccia di sanzioni. E contro cui è insorta la comunità internazionale con l'Unione europea che ha deplorato la decisione di Museveni: «La legge introduce pene severe, tra cui la pena di morte, a cui l'Ue si oppone in ogni circostanza ed è contraria al diritto internazionale dei diritti umani e agli obblighi assunti dall'Uganda ai sensi della Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli», ha tuonato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.