Il caso

Sempre più persone rimangono senza casa. Anche per colpa dell'overtourism

di Chiara Sgreccia   14 agosto 2024

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«Ogni giorno ricevo richieste di aiuto anche da chi potrebbe pagare un affitto ma non trova un'abitazione», spiega l'assessora alle Politiche sociali. A Roma troppe abitazioni sono destinate agli affitti brevi

A Roma nel 2022 ci sono stati più di 6500 sfratti. La maggior parte dei quali per morosità incolpevole, cioè per l’impossibilità degli inquilini di pagare l’affitto. A offrire uno spaccato della situazione nella Capitale, oltre ai dati diffusi dal ministero dell’Interno ci sono i racconti delle associazioni che operano sul territorio e dei rappresentanti delle istituzioni che quotidianamente si impegnano per tutelare il diritto all’abitare.

 

Ventiduemila, secondo Istat, i senzatetto a Roma: una situazione che non può più definirsi un’emergenza. Si tratta di un problema strutturale che caratterizza l’Italia da decenni ma che negli ultimi anni sta toccando l’apice, perché risultato dell’intrecciarsi di più fattori a cui manca una soluzione. E di cui a fare le spese sono sempre i più fragili: cresce il costo della vita ma non i salari, la povertà aumenta ed esplode il mercato degli affitti brevi che mette in competizione residenti e turisti, complici le piattaforme come Booking o Airbnb che garantiscono ai proprietari di immobili entrate più redditizie e meno rischi nel concedere un appartamento in locazione. Non soltanto i centri storici delle città si spopolano e si spersonalizzano per rispondere alle esigenze di chi soggiorna per corti periodi, ma diventa sempre più difficile accedere a un bene che dovrebbe essere per tutti, la casa.

 

«Un diritto necessario per tutelare la dignità di ogni persona», sottolinea Giustino Trincia, direttore di Caritas Roma: «Nella Capitale ci sono più di 4 mila famiglie che occupano alloggi abusivamente. Non è possibile che siano tutti criminali. Non si tratta di una questione ideologica, gli sgomberi spesso rispondono a esigenze di sicurezza dei residenti e sono necessari. Ma non si può ridurre la questione solo a un problema di ordine pubblico. É doveroso chiedersi perché queste famiglie occupano e dove vanno dopo essere state mandate via».

 

Per Trincia oggi è più che mai necessario un intervento della politica. Le organizzazioni sul territorio non possono rispondere da sole alla mancanza di un piano casa efficiente, come non possono farcela da soli i singoli enti, «serve un’alleanza tra le istituzioni. E una strategia comune. I numeri delle persone senza casa sono troppo grandi, le nostre strutture sono piene. Sono necessari provvedimenti che incentivino al massimo gli affitti lunghi a discapito di quelli brevi. E che garantiscano sicurezza ai proprietari in modo da non lasciare disabitate le seconde case per timore di danni o di non riuscire a riprenderle quando ne avranno bisogno: secondo le stime, in città abbiamo tra i 120 mila e i 150 mila appartamenti vuoti. Intermediari, come le agenzie sociali per la casa, potrebbero avere un ruolo essenziale nel collegare domanda e offerta, nell’abbattere il muro di diffidenza che con frequenza allontana il locatore dal locatario».  

 

Anche perché «a rimanere senza casa sono sempre più spesso nuclei familiari con entrate insufficienti per pagare l’affitto. Duemila euro al mese non bastano più per chi ha figli a carico», spiega a L’Espresso Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali e alla salute di Roma, facendo riferimento a una delle famiglie che si sta preoccupando di supportare nella ricerca di un’abitazione: «Due genitori che lavorano come addetti alle pulizie con un contratto a tempo indeterminato. Hanno due figli di otto e tre anni, non possono permettersi di pagare un affitto di 800/1.000 euro al mese. Così vivevano in una casa abusiva vicino Ponte Mammolo che dopo l’incendio di qualche giorno fa è inagibile. A Roma a oggi non esistono strutture adatte ad accogliere interi nuclei familiari in emergenza».

 

Anche secondo l’assessora, come per Trincia, è ora di uscire dalla logica dell’urgenza quando si parla di diritto alla casa: «Serve un’azione strutturale che tenga conto di tutti gli aspetti, compreso il tema di regolare il mercato degli affitti, ormai off limits per tanti romani. Ogni giorno ricevo richieste di aiuto anche da chi potrebbe pagare un affitto ma non trova una casa: troppe abitazioni sono destinate a turisti e ad affitti brevi perché più convenienti, a scapito dei cittadini».