Caro Affitti

Prendere una stanza in affitto costa sempre di più: così le proteste degli studenti restano inascoltate

di Chiara Sgreccia   20 agosto 2024

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L'allarme lanciato con le manifestazioni delle tende non trova ascolto e i fuori sede, anche lavoratori, ormai fanno fatica anche solo a trovare un alloggio. Lo dimostra l'ultimo report di immobiliare.it. Milano la città più costosa, seguono Bologna, Roma e Firenze

La prima tenda, simbolo di protesta contro i prezzi degli affitti alle stelle nella maggior parte delle città italiane, l’aveva piantata Ilaria Lamera a maggio del 2023 davanti al Politecnico di Milano. Da quel giorno un vero e proprio movimento strutturato di protesta aveva preso forma, dal nord al sud della Paese. Di fronte a più di 25 atenei, gli studenti si sono accampati con le tende per portare all’attenzione del governo il problema del caro affitti, sono scesi per le strade, hanno manifestato nelle piazze per chiedere la tutela di un diritto che secondo la Costituzione dovrebbe essere loro garantito, quello allo studio.

 

Invece, pochi posti negli studentati e costi troppo alti per affittare una stanza dai privati stanno rendendo impossibile per sempre più studenti il trasferirsi lontano da casa per frequentare l’università. Un problema condiviso anche da tanti lavoratori fuori sede. Non solo giovani ma soprattutto, a cui lo stipendio non basta per pagare sia un alloggio in cui vivere sia le spese necessarie a una sopravvivenza dignitosa.

 

Ma all’ascolto e alla presa in carico di una situazione che rende peggiore la vita di migliaia di cittadini, il governo ha preferito far finta di niente. Oppure reprimere. Così quasi un anno e mezzo dopo, il problema non solo non si è risolto ma è peggiorato.

 

A darne l’ennesima dimostrazione è l'ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights sull'andamento dei prezzi e della domanda delle stanze per studenti fuori sede e giovani lavoratori: singole e doppie sono sempre più care e i prezzi sono saliti in media del 7 per cento dall’anno scorso in tutto il Paese. A crescere sono anche le richieste di stanze da affittare: più 27 per cento.

 

A Milano,  la città più costosa di Italia, oggi una singola è arrivata a costare in media 637 euro al mese. Una doppia 353 euro (a persona). Seguono Bologna, dove una stanza costa 506 euro, Roma con 503, Firenze con 493. Bari e Napoli, invece, sono le città in cui è stata la domanda a crescere di più rispetto alle altre, rispettivamente del 207 e del 185 per cento. Portando anche gli affitti ad aumentare dell'11 e del 16 per cento. A dimostrazione che, appunto, al problema dei prezzi insostenibili per un alloggio si aggiunge anche il fatto che diventa sempre più difficile anche solo trovarne uno in cui vivere. Anche per chi ha una buona disponibilità economica.

 

«La situazione è drammatica, non ci sono dubbi», conferma anche Leone Piva, coordinatore dell'associazione Sinistra Universitaria all’università Sapienza di Roma: «Abbiamo un gruppo tra studenti in cui ci scambiamo gli annunci di domanda e offerta di alloggi per aiutarci. Leggendo i messaggi mi rendo conto non soltanto che i prezzi continuano a salire, ma anche che chi è disposto a pagare una stanza 500 o 600 euro non trova niente. A Roma ad accrescere ancora di più il problema c’è l’imminente Giubileo. Sono sempre di più i proprietari di casa che preferiscono mandare via gli studenti per trasformare le case in Bnb».