Amici bestiali

Sterilizzare gli orsi non è una buona idea

di Viola Carignani   27 agosto 2024

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La proposta per ridurre la riproduzione degli animali in Trentino rischia di costare carissima e non ottenere i risultati desiderati. Bisogna imparare a convivere

Praticare la sterilizzazione su un animale selvatico non è sempre una passeggiata di salute. L’ipotesi del ministero dell’Ambiente è venuta fuori negli ultimi giorni per mettere un freno alla riproduzione degli orsi che popolano il Trentino, evitando così l’abbattimento come avvenuto per KJ1 che tanto scalpore ha destato e diviso il Paese tra chi sta con gli orsi e chi contro di loro. La sterilizzazione è possibile, ma forse non è la strada giusta. A spiegare che questo tipo di intervento potrebbe non essere la soluzione, è stato William Magnone, presidente della società di medicina veterinaria degli animali selvatici, intervistato dal Tgr di Trento. Intanto l’orsa va individuata, catturata, operata, tenuta una settimana in osservazione ricoverata, poi rimessa in libertà. Inoltre il periodo per poter catturare questi animali è relativamente breve perché, si sa, gli orsi vanno in letargo per diversi mesi in inverno.

 

Quanto potrebbe costare un intervento del genere? Tanto. Ma poi, una volta rimessi in libertà, come potrebbero reagire gli altri orsi di fronte ad un esemplare della stessa razza ma privo degli organi riproduttivi? Non sono mica cani o gatti, sono orsi, animali selvatici. Nei cervi ad esempio la castrazione non è pensabile perché una volta operato, il cervo maschio perderebbe il suo corredo ormonale fondamentale per il palco, le corna, che ne rappresentano lo status sociale. E poi come scegliere gli esemplari da togliere dalla riproduzione? La natura sa come muoversi, solo i soggetti con il patrimonio genetico migliore si accoppiano. L’uomo, scegliendo in base ad altri criteri, potrebbe distruggere i patrimoni genetici più importanti per la sopravvivenza della specie. La storia è sempre la stessa, quando l’uomo ci mette lo zampino, i danni sono inevitabili. Gli orsi furono introdotti nel Trentino con un progetto Life circa venticinque anni fa. Il luogo si è rivelato così perfetto che questi animali si sono riprodotti. La convivenza adesso scricchiola da tutte le parti: gli orsi fanno gli orsi e l’unica soluzione è quella di imparare a convivere con animali non sempre amichevoli con gli umani.