La bara aperta è stata portata nella basilica tra le campane a morto e sistemata a terra e non sul catafalco. Prima, il rito della traslazione dalla cappella di Santa Marta. Per le esequie di sabato 26 aprile attese oltre 200 mila persone

Prima l’ultima preghiera a Santa Marta e poi, dalle 9, il rito della traslazione, l’ultimo viaggio verso San Pietro. La bara aperta è stata portata fuori dalla cappella dai sediari pontifici e la processione si è avviata verso la basilica vaticana con, di sottofondo, il suono del rintocco a morto delle campane e le melodie liturgiche. La basilica è aperta dalle 11 dove, fino a venerdì 25 aprile, i fedeli, in coda già in migliaia, potranno rendere omaggio alla salma di papa Francesco, l’ultimo saluto prima dei funerali di sabato in cui sono attese oltre 200 mila persone da tutto il mondo, tra cui 170 delegazioni straniere. La bara è stata deposta davanti all'altare della Confessione, su una piccola pedana e non sul catafalco (come espressamente chiesto da Bergoglio e come sempre avvenuto finora). Dietro al feretro, nella breve processione durante la traslazione c'è la famiglia pontificia con l'infermiere personale, Massimiliano Strappetti e gli aiutanti di camera. In processione ci sono sacerdoti, i canonici di San Pietro, parroci, vescovi e i cardinali arrivati a Roma. La processione, dopo il rito presieduto dal Camerlengo Kevin Joseph Farrell, ha percorso piazza Santa Marta e piazza dei Protomartiri Romani. Dall'Arco delle Campane è uscita in piazza San Pietro ed è entrata poco dopo le 9:30 nella basilica vaticana attraverso la porta centrale. Presso l'altare della Confessione Farrell presiederà la liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite dei fedeli alla salma di Bergolio per un ultimo omaggio. 

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