Film impegnati. Paga sindacale. Meno protagonismo e più empatia per interpretare i suoi personaggi. A 48 anni la star di Hollywood cambia strada. Ma senza rinunciare all'arte della seduzione. Colloquio con Sharon Stone

Dura come Stone sexy come Sharon

Sesso di donna e opinioni: per Hollywood un mix letale... Firmato Sharon Stone. Sono passati 15 anni da quando la bellissima attrice americana diventò diva all'istante nel ruolo di Catherine Tramell, la serial killer bisex in 'Basic Instinct'. Oggi, a 48 anni, la Stone è ancora una tentatrice di straordinario carisma. E anche grazie a lei Hollywood sembra essersi emancipata, non teme come prima il mix di intelligenza e sex-appeal delle sue donne. La bellezza della Stone può essere meno espressiva di un tempo, o forse è risultato di interventi cosmetici. Ma il fascino è tuttora trascinante, come dimostra nella vita reale oltre che sullo schermo, dal recente 'Basic Instinct 2' a due altri ruoli, in apparenza piccoli, in realtà importanti. Il primo, quello della parrucchiera che si trova nell'Ambassador Hotel la notte in cui Robert F. Kennedy fu assassinato, in 'Bobby' di Emilio Estevez. Il secondo: della madre stravolta dal dolore per l'uccisione del figlio quindicenne, in 'Alpha Dog' di Nick Cassavetes. Madre di due figli adottati, la single Stone è attivissima nel campo della battaglia contro l'Aids e per l'aiuto ai bambini bisognosi. 'L'espresso' l'ha incontrata all'Hotel Four Seasons di Beverly Hills (non lontano da dove vive coi figli Roan e Laird). "Da quando sono tornata a lavorare, ma fuori dal sistema degli studios, il mio obiettivo principale è liberarmi dagli stereotipi su me stessa e darmi invece, completamente, al personaggio che devo interpretare nel film che faccio", esordisce: "È un esercizio di sottrazione dell'ego. I personaggi che interpreto assomigliano sempre di meno a me e sempre di più a se stessi, e a quello che dovrebbero essere. Anche in 'Bobby' tutti mi dicono che appaio diversa da come sono nella vita: sono una parrucchiera melanconica, rassegnata, col sorriso triste di una che ha visto tempi migliori".

Come fa a compiere questo esercizio di empatia?
"Dimenticandomi chi sono. Con 'Casino', nel 1995, uscii per la prima volta da me stessa: Martin Scorsese me lo permise. Mentre tanti altri registi volevano usarmi solo come merce, senza interessarsi al mio talento, Martin non fece che cercare di tirarlo fuori. Fu una grande liberazione per me".

È finita l'epoca di Sharon Stone la diva?
"La diva verrà fuori altrove. In questo mio nuovo viaggio nel cinema cerco i ruoli piccoli ma veri, film di sostanza. Non mi interessa il denaro né il box-office. Porto sul set solo il mio talento, non il mio guardaroba".

Con 'Basic Instinct 2' ha guadagnato però 15 milioni di dollari...
"Era l'ultima occasione per mettere da parte un po' di soldi. Per 'Alpha Dog' ho percepito 25 mila dollari, e vado fiera del mio salario sindacale. Per farmi stare tranquilla finanziariamente ci pensa Dior (Stone è testimonial delle sue creme di bellezza e antirughe, ndr). Mi permette di fare quello che voglio nel cinema".

Ci descrive il suo personaggio in 'Bobby'?
"La parrucchiera come metafora. Il salone di bellezza è da sempre il luogo dove le donne parlano, rivelano segreti, si aprono, creano legami. Negli anni '60, poi, non c'era altro, dato che la terapia analitica non era ancora popolare. La parrucchiera ti tocca, ti accarezza, ti coccola, ti chiama 'tesoro'. Ti dice che sei bella, ti lusinga. Insomma, dà l'affetto che ti manca".

Ricorda Robert Kennedy, l'impatto sociale ed emotivo che ebbe la sua morte?
"Certo. Ebbi chiara coscienza della tragedia nonostante fossi bambina. Mio padre ci parlò dell'assassinio, del suo significato. Da buon democratico era sconvolto. Ma ci disse: puoi uccidere l'uomo, ma non i suoi ideali. Un uomo non sparisce se rimane dentro di te".

Lei di persona appare più sexy che mai. Come fa?
"Rispondo citando Eleanor Roosevelt: 'Nessuno può renderti insicura senza che tu sia d'accordo'. Mi sento forte dentro, e sto bene con me stessa".

Quale aspetto della fama ama di più?
"Il fatto di avere la possibilità di far soffrire uomini di classe elevata".

L'età la spaventa ancora?
"Indubbiamente disponiamo sempre più di rimedi per ritardare l'invecchiamento. Il Viagra aiuta la sessualità, il botox combatte le rughe senza cambiare la fisionomia come accade invece col lifiting facciale. Ma credo anche che stia cambiando l'atteggiamento delle donne e che ci sia una filosofia più sana al riguardo: scaliamo montagne a sessant'anni e ci piace il sesso dopo la menopausa".

Che importanza attribuisce al trucco e al bell'aspetto?
"Quando giro un film o poso per un servizio fotografico, o magari anche solo per un incontro con la stampa, mi affido alle mani di un esperto che mi fa apparire ben diversa da come sono quando mi alzo dal letto la mattina. Ma nella vita quotidiana non mi trucco, perché in fondo sono pigra. E continuo a illudermi che faccio colpo così come sono, 'au naturelle'. È una questione genetica, e sono fortunata: i miei genitori hanno un aspetto molto giovanile e sono ancora belli a 70 anni".

Nessun segreto per la forma fisica?
"Non tocco alcol né caffeina. E poi, per avere uno stomaco piatto, delle belle braccia e un bel torso, bisogna fare ginnastica, sudare. Lo faccio. Ma ho inoltre due figli piccoli, che richiedono molto. Corro ogni giorno appresso a loro".

'Alpha Dog' mette il dito sul problema dei figli abbandonati un po' troppo a se stessi in un paese troppo ricco...
"È un problema vero di tutta America, le famiglie che non seguono i figli abbastanza. La realtà è che non sai esattamente dove sono i tuoi figli. I miei genitori sapevano sempre dove eravamo: ma lo sapevano mai veramente? Io da ragazzina facevo follie, eppure i miei genitori erano bravissimi. Potevo chiamare e dire che ero a una festa dove tutti erano strafatti di droghe e non sapevo cosa fare. Mia madre mi diceva: vai al piano di sopra, chiuditi dentro una stanza e vai a dormire. Domani mattina trova uno bello sveglio e fatti accompagnare a casa. Erano consigli sacrosanti: la cosa migliore che puoi fare è creare un rapporto con i tuoi figli che li porti a chiamarti e aprirsi con te, perché il mondo è un posto difficile, e loro finiranno sempre in situazioni difficili".

Cosa fa lei con i suoi figli?
"La cosa più importante è domandarsi se chi ti sta intorno sente il tuo amore. Hai ascoltato i tuoi figli? Ogni volta che entrano nella stanza ti fa piacere, anche se continui a parlare al telefono? E non è solo con i tuoi figli, ma con tuo marito, la tua donna di servizio, i tuoi amici... O li ignori? Non è facile prestare attenzione, ci sono sempre tante cose che affollano la nostra mente".

Lei è anche impegnata in beneficenza. Ha opinioni politiche...
"Semplicemente odio la guerra e sogno un grande movimento per la pace".

Ci racconti la giornata normale di Sharon Stone.
"Normalissima, giuro. Mi alzo presto al mattino, sveglio i bambini, facciamo colazione. Accendo il computer e controllo le mie e-mail, in genere fra 50 e 70 ogni giorno, e ci sono fra le 20 e le 40 telefonate da fare, per occuparmi della mia compagnia di produzione; e quando ho finito ho di nuovo i bambini, e poi cucino. Normale amministrazione, per una donna single".

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