Cultura
26 settembre, 2008

Versace, il doppio volto della donna

Cuori e chiusure lampo per simboleggiare tenerezza e tenacia dell'animo femminile. E' il leit-motiv della collezione di Donatella, con abiti molto corti o lunghissimi e sandali in plexiglass

La doppia anima della donna: il cuore simbolo di tenerezza, la zip a raffigurare il suo lato più duro. Parte da qui la collezione disegnata da Donatella Versace dove cuore e chiusure lampo si ritrovano sugli abiti a forma di anfora. Il punto vita è sottile per dare risalto alla silhouette. Interessante la ricerca sui tessuti: raso di seta e cotone lavorato a jacquard con un effetto coccodrillo. I tubini oro si fermano a metà coscia.

Come da John Richmond non ci sono mezze misure: corto a metà coscia o lungo fino ai piedi. Per celebrare i trenta anni di attività della griffe, Donatella ha chiesto aiuto all'artista olandese Julie Verhoeven che ha reinterpretato il logo della Medusa in chiave onirica. Gli stampati sono quasi dei quadri, nuvole dipinte che presto vedremo addosso alle attrici sui red carpet.

Anche le scarpe sembrano opere d'arte, somigliano a delle sculture: sandali di pitone perlato o laminato d'oro e nappa lucida. Ovviamente tacchi vertigo in legno o con le meduse incastonate nel plexiglass della zeppa. Ampia la scelta borse, da quelle a scatoletta dorate o bianche (in gergo ora si chiamano clutch)  alle shopping stampate.

Gli ospiti di Donatella Versace una volta tanto non sono da red carpet ma da domenica sportiva. In prima fila i calciatori Luis Figo e Francesco Toldo, poco lontano gli assi della scherma Valentina Vezzali e Aldo Montano.

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